Prosegue, seppur lentamente, il trend positivo, già avviatosi la scorsa settimana, che vede ridursi nella città di Bari i numeri di casi positivi al Covid19 e, in generale, di persone che si trovano in condizione di isolamento fiduciario. Secondo l’ultimo aggiornamento veicolato dal portale del Comune di Bari – elaborato a partire dai dati forniti dalla Prefettura e dalla Regione Puglia – infatti, al 14 dicembre sono 3.582 le persone in stato di isolamento: 60 unità in meno rispetto alle 3.642 della settimana precedente. Tra questi, il numero di chi è effettivamente positivo al Coronavirus è sceso a 3.339, rispetto al dato di 3.454 dello scorso 6 dicembre (-115 unità). Scende, di conseguenza, anche il numero delle persone che, più in generale, sono impattate dal Coronavirus a causa della presenza nel proprio nucleo familiare di uno o più casi di isolamento: nella fotografia scattata il 14 dicembre, queste ultime sono 7.061, con una riduzione di 230 unità rispetto ai dati riferiti alla settimana precedente.
Scendendo nel dettaglio dei numeri per singolo quartiere di riferimento, sono 6 i rioni di Bari dove, in effetti, è evidente un calo dei numeri relativi al contagio: scende il numero delle persone isolate a Palese (da 139 a 128), a Poggiofranco (da 438 a 375), a Japigia (da 472 a 406), a Carrassi (da 283 a 230) e nella zona dell’Umbertino e del quartiere Madonnella (da 283 a 230).
Numeri che, seppur in minima parte, riescono comunque a far fronte (per confermale il trend medio in calo) quelli delle zone dove, invece, i dati risultano in salita. Tra queste, la zona di Catino e di Santo Spirito, in cui a fronte di 117 casi della scorsa settimana, si registrano attualmente 133 casi di isolamento fiduciario; Loseto, che è passato da 166 a 171 casi, Carbonara con 269 casi a fronte dei 261 della scorsa settimana, il quartiere Libertà con 434 casi di isolamento a fronte dei precedenti 422 e, infine, la popolosa area del San Paolo di San Girolamo, comprensiva delle zone di Fesca e Marconi, dove il numero delle persone in isolamento è passato da 656 della scorsa settimana a 717 del 14 dicembre.
E, se in alcuni casi, l’andamento dei dati di settimana in settimana sembra essere più variabile – è il caso, ad esempio, di Poggiofranco, dove si assiste alla diminuzione dei casi dopo una precedente salita nella settimana tra il 29 novembre e il 6 dicembre – è interessante constatare come in alcuni quartieri della città il trend in diminuzione sia confermato anche sul lungo corso: in costante discesa, infatti, è il numero delle persone in isolamento a Japigia (da 486 del 29 novembre a 472 del 6 dicembre e poi, ancora a 406 del 14 dicembre) e a Palese (da 149 del 29 novembre a 139 del 6 dicembre, al dato attuale di 128). Sempre sul lungo corso, continua invece, purtroppo, il trend in salita per il quartiere Libertà, dove i 29 novembre erano stati registrati 388 casi di isolamento fiduciario, il 6 dicembre 422 casi e, secondo l’ultimo aggiornamento, 434.
Quanto, invece, alla divisione del contagio per fasce d’età, si conferma come forbice più colpita quella compresa tra i 50 e i 59 anni, con il 19,4% di incidenza sulla popolazione di riferimento. A seguire, con una percentuale del 15%, ad essere più colpiti sono le persone tra i 40 e i 49 anni e, ancora con il 13% di incidenza i giovani tra i 20 e i 29 anni. Seguono a ruota le persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni (12% di incidenza), quelle tra i 30 e i 39 anni (11,7%) e gli anziani tra i 70 e i 79 anni (8,8%). Tra le fasce meno colpite, gli adolescenti tra i 10 e i 19 anni (7,5%), gli anziani tra gli 80 e gli 89 anni (6,6%), i bambini da 0 a 9 anni (3,6%) e, infine, le persone ancora più anziane e appartenenti alla fascia di età compresa tra i 90 e i 99 anni (2,3%).