GIOVEDì, 14 NOVEMBRE 2024
77,250 ARTICOLI
Dir. resp.:Samantha Dell'Edera
redazione@borderline24.com

Per segnalazioni: +39 375 5535222
77,250 ARTICOLI

Direttore Responsabile: Samantha Dell’Edera
Per segnalazioni:
Cell. +39 375 5535222
Email: redazione@borderline24.com

Bari, oltre 116mila tamponi effettuati al Di Venere dall’inizio dell’emergenza Covid

Pubblicato da: Serena Manieri | Mer, 16 Dicembre 2020 - 11:00

Dall’inizio della pandemia di Coronavirus e fino allo scorso 10 dicembre, nell’ospedale Di Venere di Bari sono stati analizzati 116.288 tamponi molecolari, pari al 13,4% di quelli eseguiti sull’intero territorio pugliese. Il tutto, senza mai fermare le macchine: i numeri del laboratorio Covid dell’ospedale barese certificano, infatti, la mole di lavoro svolto, 24 ore al giorno e sette giorni su sette, dall’inizio della pandemia. 

Ad operare con i macchinari e alle cappe del laboratorio, un’équipe composta da 18 unità, tra cui 6 biologi, 3 medici (2 anatomo-patologi e 1 microbiologa), 7 tecnici di laboratorio e 2 ausiliarie guidati dal dottor Edmondo Adorisio, direttore dell’unità operativa di Patologia Clinica del “Di Venere”. Risorse umane impegnate senza sosta, ma anche apparecchiature di ultima generazione che fanno la differenza: tra questi, il più recente sistema di processazione di tamponi molecolari, capace di analizzare fino a mille test al giorno.

“È un sistema all-in-one – spiega Adorisio – in grado cioè di estrarre e amplificare il dna molecolare in un’unica operazione, mentre l’apparecchiatura con tecnica tradizionale, con operazioni distinte, ne riesce a trattare sino a 100 in sei ore, 400 circa in 24 ore”. Un vantaggio tecnologico che si traduce in maggiore velocità di analisi e in un volume di tamponi analizzati decisamente superiore, tanto da permettere al laboratorio Covid di raggiungere picchi di 1500-1600 esiti in 24 ore grazie all’impiego delle due linee di elaborazione: “Sono le nostre “armi” più efficaci – rimarca il direttore del laboratorio Covid – per cercare il virus e garantire il buon funzionamento di tutta la filiera, da chi esegue materialmente il prelievo del tampone a chi lo analizza a chi, infine, prende in carico i soggetti positivi, dal Dipartimento di Prevenzione agli Ospedali Covid”.

Il laboratorio Covid rappresenta uno snodo importante del sistema di contrasto della pandemia e, ora, si arricchisce con un altro strumento: il test antigenico. Da circa un mese, infatti, è operativa la rete composta da 22 postazioni distribuite capillarmente su tutto il territorio della ASL Bari, in particolari zone nevralgiche: ospedali, Pronto Soccorso, poliambulatori, uffici di medicina del lavoro e postazioni mobili su ambulanza. Si tratta di apparecchiature POCT – Point Of Care Testing che possono fornire l’esito del tampone in pochi minuti, permettendo così di testare un vasto campione di popolazione, a partire dagli operatori sanitari ma non solo.

Sinora la rete dedicata ai tamponi antigenici, che sta andando progressivamente a regime, ha superato la soglia dei 10mila test lavorati. “Bastano 10 minuti – conferma Adorisio – per scoprire se un paziente è positivo oppure no. L’antigenico è uno strumento utile perché ci offre rapidamente e con facilità un’indicazione, soprattutto in situazioni che richiedono urgenza o su grandi campioni da vagliare, dopo di che è il tampone molecolare a dire l’ultima parola, la diagnosi definitiva”.

© RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE RISERVATA - Borderline24.com
Ti invitiamo a usare i bottoni di condivisione e a non copiare l'articolo.

Bari, incidente sulla statale 16: traffico...

Sono ancora in corso di accertamento le cause dell'incidente stradale sulla...
- 14 Novembre 2024

Torna “Vidua Vidue” in ricordo della...

Si svolgeranno domani, venerdì 15 novembre, e sabato 16 novembre, gli...
- 14 Novembre 2024

Aiuta una banda a rapinare un...

Un 17enne è stato arrestato dai carabinieri a Lecce con l'accusa...
- 14 Novembre 2024

Al Demodè tornano gli anni 2000:...

Venerdì 15 novembre al Demodè Club di Modugno (Ba), giunto alla...
- 14 Novembre 2024