Secondo l’indicazione espressa dal Comitato Tecnico Scientifico al termine della seconda riunione di quest’oggi, è necessario “inasprire le misure e aumentare i controlli secondo le indicazioni contenute nel Dpcm del 3 dicembre, modulandole come si ritiene opportuno”. Si conferma, così, la necessità di potenziare il dispositivo di controllo degli assembramenti nelle piazze, strade e vie dello shopping nei giorni che precedono le vere e proprie festività natalizie. Ciò anche alla luce della constatazione del funzionamento della linea dura imposta dal governo con l’ultimo decreto. Come ha, infatti, dichiarato il direttore del Dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, “le regioni che avevano incidenze più elevate e che sono state sottoposte a misure più restrittive ora stanno meglio delle altre”.
Spiraglio di positività ma necessità di tenere alta la guardia e duro il polso, dunque, secondo Rezza, che, in risposta alle tante sollecitazioni che giungono al governo su un allentamento delle restrizioni per permettere una parziale ripresa dell’economia, risponde: “le misure parzialmente restrittive hanno tenuto bassa la circolazione del virus e hanno permesso delle attività. Se non si prende alcun provvedimento alla fine saremo costretti a fare il lockdown generale”. Per la stessa ragione, secondo il direttore del dipartimento di Prevenzione, non è possibile ancora stabilire se sarà possibile consentire la riapertura completa delle scuole subito dopo le festività natalizie.
Quanto al vaccino, la cui somministrazione è già partita nel Regno Unito e negli Stati Uniti, Rezza auspica una prossima partenza in Italia insieme a Francia e Germania: ”Nella prima fase è previsto che si vaccinino gli operatori sanitari e credo che in questo caso l’adesione sarà più elevata e il problema sarà avere tanto vaccino a disposizione – precisa – Oltre a loro verrà vaccinato anche il personale delle Rsa e si inizierà a vaccinare anche la popolazione anziana nelle Rsa. Poi la campagna procederà vaccinando prima gli anziani”.