Tute ottime per uso agricolo ma non per proteggersi dal Covid. La denuncia, partita dalla trasmissione televisiva andata in onda su Rete 4 “Fuori dal coro” relativa alla “presunta ipotesi di contraffazione dei Dpi”, ha portato la Protezione civile della Puglia ad invitare tutte le Asl a valutare la possibilità di sospendere la distribuzione delle tute in uso al personale del 118 e reparti Covid. Nel servizio televisivo il segretario aziendale Anaao-Assomed di Taranto, Giancarlo Donnola, aveva mostrato le tute in dotazione al personale dei servizi Covid della Asl jonica la cui etichetta che certificava il rischio biologico, quindi utile a bloccare il virus, era stata applicata sopra ad un’altra che attestava invece una categoria di rischio non sanitario.
La Protezione civile ha quindi comunicato alle Asl l’avvio di una procedura di riesame sulle tute contrassegnate con codice 3B/4B. La Direzione della Asl Bt ha inoltrato la comunicazione della Protezione civile alle direzioni sanitarie di presidio, al Responsabile della Sicurezza e all’Rspp aziendale. Si legge nella nota: “Si invitano i destinatari a verificare prontamente che tali tipologie di tute non siano attualmente in uso presso le unità operative della Asl Bt, qualora fosse riscontrata la presenza di tali dispositivi nei magazzini o presso le unità operative aziendali, nelle more delle attività di verifica/certificazione avviate dalla Protezione civile, il Dipartimento farmaceutico provvederà al ritiro di tutti i dispositivi di protezione in parola e alla conseguente sostituzione con altri dispositivi di pari grado/superiore proveniente da altri fornitori certificati”.