“L’accordo tra Regione Puglia e medici si è arenato perché la condizione per far partire questo meccanismo, tamponi tracciamento isolamento quarantena, è legato dalla messa a punto di un super software da parte della Regione, strumento che ancora non c’è”. Lo dice in una intervista a Radionorba Luigi Nigri, vice presidente dei pediatri italiani e presidente di quelli pugliesi, che spiega le ragioni del mancato avvio operativo di quanto previsto dall’accordo tra Regione Puglia e medici di base sulla possibilità di fare tamponi negli studi medici.
Si tratta di un programma informatico – spiega Nigri – “dove il medico si collega per richiedere il tampone, per vedere i risultati, per registrare le misure prescrittive: se la Regione non ci consegna questo software che è il cuore di tutto l’accordo non possiamo partire, se continuiamo con il sistema della mail, letta non letta, con tampone dopo 10 giorni, noi siamo lenti e i risultati si vedono nei numeri dei contagiati, nei numerosi casi di disagio nel settore produttivo e negli ospedali”. (ANSA).