“Gli imprenditori privati della sanità stanno vivendo l’emergenza Covid in Puglia «in prima linea al servizio dei cittadini, come sempre. E’ sufficiente ricordare che il Servizio Sanitario Regionale ha definito “utile e collaborativa” la nostra associazione nella Fase 1. Anche in questa seconda fase stiamo facendo del nostro meglio. Non possiamo però distogliere l’attenzione da una visione prospettica. Dobbiamo ragionare sul futuro, in un contesto sempre più complesso, caratterizzato da fenomeni come farmacie e distribuzione di ossigeno medico in crisi, oltre che dalla crescente carenza di medici e, soprattutto, di infermieri».
Lo afferma Potito Salatto, presidente della sezione pugliese dell’Aiop, l’Associazione italiana ospedalità privata. In relazione all’avvenuto rinnovo dei contratti del personale sanitario, Salatto evidenzia che «mentre la parte pubblica del sistema sanitario può permettersi di pagare gli aumenti di stipendi, il privato non può, specialmente dopo il mancato rispetto da parte di tante Regioni italiane, dell’impegno assunto per assicurare la copertura del 50% degli oneri aggiuntivi derivanti dal rinnovo. C’è urgente bisogno di trovare una soluzione politica». «Il confronto di Aiop Puglia con i dirigenti dell’assessorato regionale alla Sanità e con il presidente Emiliano – aggiunge – è stato intrapreso ben prima pandemia». Infine, Salatto spiega che «le strutture sanitarie private, inserite e integrate come sono nel Servizio Sanitario Regionale, continueranno a fare per intero la loro parte. Ma prima è indispensabile una rinnovata sintonia con la parte politica, nella consapevolezza e nell’ottica di un servizio salute caratterizzato da equità e parità di diritti. Per i cittadini, innanzitutto, e conseguentemente per gli operatori».