Covid e mercati in crisi, non si ferma la protesta portata avanti dai venditori ambulanti. Prevista per domani, alle ore 15, la manifestazione dei lavoratori del settore. Una decisione scaturita dal protrarsi della condizione di incertezza dettata dal momento storico e dalla pandemia. Già pochi giorni fa gli ambulanti della Fiva Confcommercio, avevano proclamato lo stato di agitazione denunciando le diverse problematiche relative alla propria categoria. Tra queste, un forte calo del fatturato a causa prima delle chiusure, poi dell’afflusso sempre inferiore di gente ai mercati, ma anche l’assenza, dopo mesi di richieste, di aiuti statali e regionali utili per proseguire con le proprie attività. Quello che chiedono è, in particolare, di essere considerati al parti delle imprese italiane, per poter accedere ai vari ristori messi in campo dal governo. Ma non solo.
“Il governo – scrivono sul comunicato – inoltre ha dimenticato i codici Ateco della categoria ricordandola solo per i vari adempimenti fiscali e per vari adeguamenti, tipo, l’acquisto del registratore telematico e la lotteria degli scontrini. Siamo invisibli?”.
Sotto accusa, non solo il governo, ma anche la regione Puglia e i comuni chiamati in causa, specificano nella nota, rispettivamente “per i vari chiarimenti normativi e ad intervenire su i tanti comuni, che non hanno ancora applicato l’esonero della tosap come previsto dall’art. 181 comma-1 bis e ter del D.L. 34/2020 e verso quei sindaci che i modo autoritario, hanno chiuso i mercati che durante la fine della prima ondata, erano stati messi in sicurezza, proprio in previsione di questa attuale”. La manifestazione, alla quale aderiranno tutti, senza distinzioni di sigle sindacali, si terrà nello specifico, sul lungomare di Bari, sotto la sede della presidenza della Regione Puglia.
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