Sono 11 i centri individuati in Puglia per lo stoccaggio dei vaccini anti Covid che dovrebbero essere consegnati dalla Protezione civile nella seconda metà di gennaio, si tratta di strutture idonee a conservare a -80 gradi il farmaco Pfizer. Il Policlinico di Bari potrebbe essere scelto con centro “hub”, il commissario Arcuri, infatti, ha chiesto alle Regioni di indicare una struttura di riferimento.
Tra operatori sanitari e sociosanitari, ospiti e personale Rsa, anziani in età avanzata over 80, le categorie che per prime verranno vaccinate in Italia, in Puglia, in prima battuta, saranno circa 450mila le persone che verranno sottoposte alla vaccinazione, ammesso che tutte accettino non essendoci un obbligo. In Puglia, quindi, su 4,1 milioni di abitanti, coloro che potranno sottoporsi alla profilassi in prima battuta sono circa 450mila persone, il 10%: 35mila operatori sanitari, 10mila ospiti delle Rsa, 4mila collaboratori delle strutture private e circa 400mila anziani. Se il governo Conte dovesse decidere di allargare la fascia d’età, facendola partire dagli over 65, i pugliesi in più sarebbero 465mila circa. Ma, al momento, questa ipotesi sembra venire scartata perché le dosi che avrà a disposizione l’Italia a metà gennaio dovrebbero essere 3,4 milioni. Dove si faranno le vaccinazioni anti-Covid? L’indicazione che arriva dal commissario Domenico Arcuri è di utilizzare gli ospedali o unità mobili da installare nei pressi delle strutture sanitarie: in tutta Italia, saranno impiegate circa 20 mila persone, con la pubblicazione di un invito per partecipare alla campagna di vaccinazione e contratti ad hoc. Saranno coinvolti anche gli specializzandi di Medicina. Solamente in una seconda fase, con l’ampliarsi della campagna, saranno coinvolti anche gli ambulatori vaccinali, medici di famiglia, medici militari