Tranne che per 20 Comuni arancioni, tra cui Altamura e Gravina in Puglia nella provincia di Bari (ristorazione solo attraverso consegna a domicilio), la Puglia è entrata nella zona gialla dell’emergenza Covid con ristoranti aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania.
Una soluzione però che non soddisfa i commercianti baresi del Movimento Impresa: “E’ abbastanza fallimentare – racconta Pasquale Dioguardi, presidente del Movimento Impresa – il 90% delle attività di ristorazione vive nel serale, quindi non resta che circa il 10% del fatturato grazie ai clienti del mezzogiorno”.
Secondo le linee guida dell’ultimo dpcm il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Niente riapertura invece per le gallerie di centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi, mentre i negozi sono aperti fino alle 21. “Chiaramente proveremo a lavorare durante le festività – aggiunge Maurizio Mastrorilli – la chiusura che abbiamo subito nella fase arancione è difficile da capire, noi non abbiamo mai avuto assembramenti nei ristoranti. Situazione ben diversa da night pub e luoghi di aggregazione”.