Vietato uscire dai propri comuni di residenza a Natale e Capodanno. E’ quanto emerge in seguito ad una lunga riunione tenutasi a Palazzo Chigi nella notte tra Giuseppe Conte, i capidelegazione della maggioranza e il ministro Boccia.
Lo stop agli spostamenti tra Comuni, potrebbe valere, nello specifico, nei giorni 25, 26 e 31 dicembre. Dal 21 dello stesso mese, inoltre, gli spostamenti tra regioni gialle potrebbero essere consentiti solo per fare ritorno nel proprio luogo di residenza. Tra le ipotesi anche la previsione di estendere ai luoghi di domicilio tale “permesso”. Restano validi i criteri posti fino ad ora, ovvero che, ci si potrà muovere solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero motivi di salute”. Dal 21 dicembre stop anche agli spostamenti tra le regioni per raggiungere le seconde case e crociere ferme nel periodo natalizio.
Resta comunque confermato il coprifuoco alle 22 anche durante il periodo natalizio. Secondo indiscrezioni, il nuovo Dpcm, in vigore dal prossimo 4 dicembre, dovrebbe anche confermare l’apertura dei negozi fino alle 21, nel tentativo di provare a limitare gli assembramenti e smistare l’afflusso di gente. Nella zona gialla i ristoranti dovrebbero restare sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno, mentre restano in vigore le disposizioni legate al distanziamento e e ai posti previsti per i tavoli. Previste infine raccomandazioni anche per le abitazioni private.
Tra gli altri argomenti discussi emerge anche la chiusura degli impianti sciistici. Al vaglio delle istituzioni invece l’apertura degli alberchi nelle aree sciistiche. A Capodanno, per evitare veglioni, anche i ristoranti degli alberghi potrebbero dover avere l’obbligo di chiudere alle 18 con servizio previsto solo in camera.
Le misure, secondo quanto dichiarato dal premier Conte serviranno a disegnare una “zona gialla rafforzata” utile per arginare l’ipotesi di una terza ondata. Il passaggio in zona gialla della maggior parte delle regioni è previsto per le prossime settimane, in previsione della discesa sotto 1 dell’indice RT di trasmissione del virus. Il tutto però è ancora al vaglio di ipotesi, decisioni finali in merito non sarebbero ancora state prese.