Sono terminati i lavori alla pineta di San Francesco per l’adeguamento del campo di pattinaggio alla pratica dell’hockey in-line, come ultimo intervento dei 14 nuovi playground cittadini. L’intervento ha riguardato la posa della recinzione perimetrale in legno, l’installazione delle porte protette da una rete sopraelevata in nylon e la segnatura del campo da gioco, oltre alla messa in sicurezza degli spalti e il montaggio di una struttura prefabbricata per il deposito delle attrezzature da gioco.
La pista è stata, inoltre, dotata di due telecamere nel corso dei lavori per il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione e l’installazione del sistema di videosorveglianza, che durante la scorsa estate hanno interessato l’intera pineta di San Francesco (lato mare e lato terra).
“La pineta resta uno degli spazi verdi più amati dai baresi per incontrarsi, trascorrere il proprio tempo libero e fare sport all’area aperta, specie in questo periodo segnato da divieti e prescrizioni – ha commentato Pietro Petruzzelli -. Grazie a questo intervento gli appassionati di hockey in-line avranno a disposizione un campo omologato per la pratica di uno sport erroneamente considerato minore, che in città conta sempre più persone interessate. La pista, peraltro, potrà continuare ad essere utilizzata tranquillamente anche per il pattinaggio amatoriale. Non appena questo brutto periodo sarà finito, potremo riprendere a vivere e occupare gli spazi della città per divertirci e fare sport: non solo calcio, corsa, basket, pallavolo o altre discipline più diffuse, ma anche sport meno popolari ma non per questo meno coinvolgenti”.
“Sono particolarmente contento per la realizzazione del campo di hockey all’interno della pineta di San Francesco – ha dichiarato Nicola Schingaro -. In linea con tanti altri già realizzati, questo intervento sottolinea come in questa città sia evidentemente riconosciuta l’importante funzione che lo sport ha nella vita quotidiana delle persone e, in particolar modo, dei più giovani, non solo come strumento per il benessere fisico, ma anche come occasione di socializzazione e, quindi, opportunità per acquisire abilità e valori culturalmente apprezzabili perché pro-sociali”.