Si è concluso l’iter per la seconda emissione di minibond della Regione Puglia che, sommata alla prima, genera un portafoglio totale di oltre 52 milioni di euro. A questa seconda emissione hanno partecipato sei imprese provenienti da quasi tutte le province della Puglia, eterogenee per settore produttivo ma accomunate dall’obiettivo di utilizzare i minibond come strumento utile per la ripartenza post Covid.
Delle sei imprese che hanno partecipato a questa seconda emissione, due investiranno nella provincia di Lecce, le altre quattro nelle province di Bari, Bat, Brindisi e Foggia. Si tratta di, Gelesis, Casa di Cura Petrucciani, Itel Telecomunicazioni, Dream Project, Cedat85, RossoGargano. Diversi i territori e variegati i settori produttivi, che spaziano dalle biotecnologie all’Ict, dalla sanità all’abbigliamento e all’agroalimentare. Per i loro investimenti le sei Pmi ricorreranno al mercato dei capitali, anziché al canale bancario. I minibond sono infatti uno strumento di finanza innovativa, voluto dalla Regione Puglia e realizzato da Puglia Sviluppo in collaborazione con UniCredit. Permettono alle Pmi di finanziare operazioni straordinarie, investimenti e capitale circolante. Questo è possibile grazie all’emissione di titoli assistiti dalla garanzia di portafoglio di Puglia Sviluppo. I progetti presentati dalle imprese riguardano sia settori emergenti ad alto tasso di innovazione che tradizionali ed hanno in comune l’obiettivo di incrementare la produttività, con un portafoglio complessivo di 18,8 milioni di euro. A sottolinearlo il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: “Le imprese pugliesi – commenta – stanno utilizzando i minibond per accelerare i loro obiettivi di crescita. C’è chi, nonostante il contesto, riesce a guardare avanti e a progettare nel territorio della Puglia uno sviluppo che avrà effetti sia a livello nazionale che internazionale. Quando fu avviata la prima emissione, a giugno di quest’anno, eravamo usciti dal lockdown. Allora ci sembrò che i Minibond sarebbero tornati utili anche come strumento per la ripartenza. Adesso ne abbiamo la certezza”. “Queste seconde emissioni – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci – dimostrano che i titoli obbligazionari possono essere emessi anche da imprese di piccola dimensione. Così un progetto ambizioso assume contorni concreti e reali, infatti, in meno di un anno le emissioni in Puglia sono state di numero di gran lunga superiore a quelle realizzate in otto anni”.