È in fase di definizione la nuova circolare che il Viminale sarebbe in procinto di inviare alle prefetture in modo da sollecitare un nuovo piano di controlli rigorosi sui rispettivi territori cittadini, in vista delle prossime festività natalizie. Il documento, che sarà sottoscritto dal capo di gabinetto Bruno Frattasi, è atteso entro la fine della settimana e farà propria la nuova normativa contenuta nel prossimo Decreto del Consiglio dei ministri che è atteso per la giornata di mercoledì e che entrerà in vigore il 4 di dicembre.
Un insieme di raccomandazioni che, anche alla luce dell’immancabile entusiasmo da shopping pre-natalizio manifestato dagli italiani anche durante la seconda ondata pandemica, verterà principalmente sugli spostamenti e sul tema della gestione degli assembramenti lungo le principali vie del commercio delle città italiane, come anche all’interno dei centri commerciali. Il piano del Viminale punta, infatti, sull’indicazione del massimo rigore e delle sanzioni per chi non osserva le regole, mentre ai comitati cittadini per l’ordine e la sicurezza sarà chiesto di rendere note le zone da chiudere o per le quali attivare ingressi a numero chiuso con l’utilizzo di transenne o aulici conta-persone.
Particolare attenzione sarà riservata al periodo in cui si concentrano le festività natalizie, a partire dal 20 di dicembre e fino al giorno dell’Epifania, con il rafforzamento dei controlli nelle stazioni e nei punti nevralgici di ingresso e di uscita alle città. Durante questo periodo, potrebbe scattare, infatti, la stretta sugli spostamenti anche tra le regioni gialle e la limitazione dei movimenti per i soli motivi di lavoro, di urgenza o di rientro al proprio domicilio o residenza.
La direzione del rigore, in questo caso, è data dalla necessità di scongiurare grandi raduni familiari, feste e momenti di convivialità collettiva che, come già avvenuto durante la scorsa estate, potrebbero favorire il dilagarsi del contagio. Anche per questo motivo, il prossimo decreto dovrebbe confermare il coprifuoco alle 22, con l’anticipo delle messe di Natale da concordare con la Conferenza episcopale. Spazio all’apertura dei negozi fino alle 21, secondo le previsioni, mentre resta ferma la linea della chiusura di locali e ristoranti alle 18, con la loro totale chiusura nelle giornate di Natale e di Santo Stefano.
(Foto di repertorio 2019)