La comunità di Torre a Mare si stringe attorno alla famiglia di Francesco, il 31enne ciclista investito ieri sulla statale, all’altezza proprio dello svincolo per Torre a Mare. Un ragazzo molto apprezzato nel quartiere, che andava a lavorare per potere aiutare la sua famiglia, la moglie e le sue tre figlie piccole. Molte le critiche per la sua presenza sulla statale in bicicletta, in un tratto vietato, ma moltissime le risposte di chi lo conosceva: “Andava a lavorare, prima di parlare bisogna conoscere i fatti”, hanno detto in molti.
La comunità si sta mobilitando per aiutare la famiglia. “Faccio appello al buon cuore della nostra comunità, aiutiamo questa famiglia – scrive un residente nel gruppo di comitato di quartiere – Raccogliamo quello che possiamo e doniamolo alla chiesa di Torre a mare esplicitando che la donazione è per la famiglia colpita da questo grave lutto”.
‘Ciao Francesco. In questi momenti tutta la comunità, senza eccezione alcuna, deve mostrare innanzitutto unità e responsabilità. La morte del giovane Francesco ci chiede ora tanto silenzio, rispetto del dolore, preghiera e gesti discreti di affetto alla famiglia, alla moglie e alle tre splendide bambine – si legge in un altro post – Allontaniamo i facili leoni da tastiera che – anche e soprattutto in questi momenti – non perdono tempo a vomitare colpe, odio e (non ultimo) scetticismo per chi si adopera a fare del bene. Questa situazione, ben sappiamo, fra una settimana perderà le luci dei riflettori e della solidarietà “di pancia” e continuerà ad essere una situazione da seguire e da accompagnare con costanza. La Comunità parrocchiale si è resa disponibile a coordinare chiunque volesse dare una mano, da tutti i punti di vista, alla famiglia. Ciao Francesco, veglia, su tutti noi, sulla tua famiglia e perdona i nullafacenti che anche in questo momento non perdono occasione di dare il peggio di se”.
Intanto sarebbe stata individuata l’auto coinvolta nell’incidente, che in un primo momento si era allontanata senza fermarsi a prestare soccorso. Indaga la polizia.