Regione Puglia e Comune di Bari hanno chiesto di costituirsi parti civili nel processo sul crac della Banca popolare di Bari, in corso nell’aula bunker di Bitonto nei confronti degli ex amministratori dell’istituto di credito barese, Marco e Gianluca Jacobini, accusati di aver falsificato per anni i bilanci e i prospetti e di aver ostacolato l’attività di vigilanza di Bankitalia e Consob.
I due enti si aggiungono alle circa 3mila parti, tra azionisti e associazioni, rappresentate da oltre 260 avvocati, che hanno già depositato le istanze di costituzione. Oggi l’udienza si sarebbe dovuta concludere con un rinvio alla sede definitiva dove celebrare il processo. Invece i giudici hanno disposto un nuovo rinvio nella stessa aula per il prossimo 10 dicembre, in attesa che venga individuato il luogo dove accogliere tutte le parti, nel rispetto delle norme Covid.
La Conferenza permanente alla quale partecipano i vertici degli uffici giudiziari baresi sottoporrà a breve al Ministero della Giustizia la propria valutazione sugli aspetti logistici ed economici riguardanti le due possibili sedi: lo Spazio 7 della Fiera del Levante o il cinema multisala Showville. «Il processo deve andare avanti speditamente, per cui auspichiamo quanto prima una decisione sulla sede migliore tra le due in lizza, sia considerando l’aspetto economico che quello relativo ai tempi necessari per rendere operativi gli spazi» dichiara il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Giovanni Stefanì. ANSA