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Triggiano, il “Fallacara” raddoppia i posti letto Covid per ospitare fino a 40 degenze

Pubblicato da: redazione | Mer, 18 Novembre 2020 - 12:00

A Triggiano, il “Fallacara” raddoppia i posti letto Covid, passando da 20 a 40 degenze. Il Presidio Post Acuzie (PPA) del comune, impiegato già nei mesi scorsi per il contrasto alla pandemia, aumenta così la sua capacità di gestione e cura di pazienti che necessitano di un’assistenza specifica nel periodo di convalescenza post acuzie.

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Il primo nucleo di degenza da 20 posti era stato attrezzato ad aprile nell’ex unità di Malattie Infettive della struttura sanitaria, adeguando gli ambienti del 2° piano, che ospitano 14 posti letto, e quelli del 1° piano, con 6 posti letto, completamente isolati rispetto al resto dell’edificio. Se ne aggiungono, ora, altri 20, grazie all’utilizzo degli spazi e della dotazione del reparto di ex Lungodegenza, anch’esso adeguato alla nuova funzione con percorsi dedicati e segnalati, ampi spazi per vestizione e svestizione del personale, “area rossa” non accessibile senza i necessari dispositivi di protezione individuale.

Si tratta di protocolli di sicurezza fondamentali per poter accogliere e trattare i pazienti usciti dalla fase acuta trascorsa nelle strutture Covid, che necessitano di un livello assistenziale di minore intensità e sono ormai in fase di remissione della malattia. Tutta la struttura è organizzata in modo da garantire l’esecuzione degli esami strumentali, sostanzialmente la radiografia del torace e l’elettrocardiogramma, utilizzando apparecchiature portatili oppure in modalità online, sfruttando la possibilità di refertazione in remoto garantita dall’unità di Cardiologia dello stesso presidio.

Scopo di questa nuova organizzazione è l’evitare qualsiasi tipo di contatto con l’esterno, in particolare con le aree non-Covid, il che impone che i pazienti Covid non vengano spostati e non vi sia alcuna commistione né di personale né di strumenti. Per questo è stato previsto e allestito anche un percorso dedicato per i prelievi ematici, in un luogo isolato e diverso da quello che normalmente serve le altre utenze. L’unità operativa di Lungodegenza post Covid, di cui è responsabile il dottor Giuseppe Siciliani, dispone di un’équipe formata da 15 medici, 27 infermieri (con un coordinatore) e 10 operatori socio sanitari che assicurano la necessaria turnazione.

 

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