Bufera sul bando Arpal per l’assunzione di 236 persone da avviare nei centri per l’impiego, in attesa del concorsone che è stato rinviato a causa dell’emergenza Covid. L’opposizione in Regione ne chiede subito il ritiro. “Il commissario dell’Arpal, Massimo Cassano, sembra cadere dal pero – denunciano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia – non sa nulla delle 236 assunzioni avviate per i Centri per l’Impiego della Puglia dall’agenzia del lavoro JobItalia (con scadenza giovedì 13 novembre prossimo), nell’attesa del mega concorsone. Eppure il 9 novembre scorso (con determina n. 431) proprio Cassano ‘determina’, fra le altre cose: di procedere all’aggiudicazione del ‘servizio di somministrazione di lavoro temporaneo presso l’ARPAL Puglia, risultante pari nel massimo ad euro 5.553.414, 52, IVA inclusa, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa a JOBITALIA spa, Agenzia per il Lavoro, la cui offerta tecnica ed economica è risultata congrua nella sua formulazione proposta”.
“A questo punto, nell’attesa che venga fatta chiarezza e che a Cassano torni la memoria, il presidente Michele Emiliano blocchi immediatamente la selezione del personale: abbiamo approvato una legge regionale che vietava (almeno fino al 30 settembre scorso) all’ARPAL le assunzioni attraverso il sistema di lavoro interinale proprio perché ci sarebbe stato il concorso pubblico – si legge ancora nella nota – Ora è pur vero che il Covid sta bloccando tutti le prove concorsuali, ma perché procedere con l’assunzione di 236 persone che saranno mandate via non appena ci saranno i vincitori? A meno che Emiliano non intenda procedere a stabilizzazioni degli amici e amici degli amici ed evitare le selezioni pubbliche che premiamo i più meritevoli?”. Fratelli di Italia chiede la nomina di un direttore generale dell’Arpal e chiede ad Emiliano di fare chiarezza anche sull’acquisto di un immobile sempre da parte dell’Arpal.