Arrestato un quarantenne di origini albanesi. L’uomo, giunto in Italia a bordo di una nave attraccata al Porto di Bari, si è sottratto ai controlli dileguandosi per le vie della città destando sospetto. La segnalazione alle Forze dell’Ordine territoriali ha consentito, agli agenti della Polfer di Bari, di accertare che l’uomo aveva acquistato un biglietto per Padova ed era partito con un Frecciabianca. Di qui, la segnalazione ai colleghi di Foggia, che all’arrivo del treno in stazione, hanno intercettato l’uomo, conducendolo nei propri uffici. Dalla verifica alla banca dati, è emerso un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, con obbligo di non rientrare in Italia prima dell’anno 2022. L’uomo è stato arrestato e ristretto presso il Carcere di Foggia.
Ma non solo, il bilancio degli ultimi giorni riguarda anche altri due casi. Nel primo caso è coinvolta una ragazza minorenne. la Polizia di Stato, a Bari, nella scorsa notte, ha infatti rintracciato una ragazza diciassettenne scomparsa. Gli agenti, notando nell’atrio biglietteria, una ragazza dall’aria timorosa e smarrita, si sono avvicinati per offire supporto. La ragazza, della provincia di Foggia, ha confidato agli agenti di essersi allontanata da casa all’insaputa dei genitori a causa di contrasti familiari. La scomparsa era stata denunciata da poco dalla famiglia. La ragazza è stata affidata al padre, nel frattempo giunto a Bari.
Infine, nell’ambito attività finalizzate al contrasto di furti di rame a danno delle imprese ferroviarie, la Polizia di Stato ha denunciato due uomini. Nello specifico, venerdì pomeriggio, agenti del Posto di Polizia Ferroviaria di Barletta, hanno colto in flagranza di reato due uomini già noti alle forze dell’ordine. Si tratta nello specifico di zio e nipote, della provincia BAT, i quali caricavano su un motocarro materiale ferroso e cavi di rame, asportati dall’infrastruttura ferroviaria della Stazione F.S. di Casalonga (BT).
Al termine dell’attività, il motocarro, il materiale ferroso e di rame, consistente in circa 2 quintali di chiavardini, completi di bulloni e piastre e cavi di rame guainati di varie sezioni, un martello maleppeggio, utilizzato per scavare nel pietrisco della massicciata ferroviaria, sono stati sottoposti a sequestro, mentre per i due uomini è scattata una denuncia all’Autorità Giudiziaria per concorso in furto aggravato.