Quasi 19mila screening mammografici e 21.680 screening cervicale sono andati persi durante il primo lockdown in Puglia, oltre 40mila esami di prevenzione non effettuati nei primi cinque mesi del 2020 rispetto all’anno precedente.
Il coronavirus sta avendo ripercussioni drammatiche sulla capacità del sistema sanitario di assistere e tutelare la salute dei pugliesi, i numeri sono eloquenti e le conseguenze si paleseranno solamente tra qualche anno. Secondo un rapporto dell’Osservatorio nazionale screening, 18.906 esami mammografici in meno equivalgono a oltre 60 tumori non diagnosticati; mentre per quanto riguarda lo screening cervicale, si stimano circa 9 malattie non scoperte. Tutto questo in soli cinque mesi e senza contare che con la seconda ondata di contagi Covid la situazione non potrà che peggiorare. La prevenzione, sostanzialmente, si è bloccata in una regione che già non brillava in questo settore: tutto questo avrà effetti negativi sulla salute dei pugliesi che si potranno osservare solo tra qualche anno. Lo scenario è preoccupante, a questo, inoltre, va aggiunto che, sempre durante il primo lockdown, in Puglia sono andati “persi” 514mila esami diagnostici e circa 176mila visite specialistiche. Parliamo, sostanzialmente, di circa 700mila pugliesi che hanno smesso di curarsi, che hanno rinunciato ad una visita cardiologica o endocrinologica, ad esempio.