Con la nuova ordinanza sulle scuole, «che presenta problemi giuridici di notevolissimo spessore e che speriamo non crei grandi difficoltà al sistema scolastico regionale», la Regione Puglia «si è in concreto allineata alle disposizioni del DPCM ed alla classificazione arancione della Puglia. Non possiamo tacere il fatto che con questa nuova ordinanza il presidente Emiliano ha di fatto esautorato l’autorità del Ministero dell’Istruzione e dato disposizioni anche di natura economica a scuole statali, intervenendo nell’organizzazione della didattica per la scuola dell’obbligo (che reca con sé un evidente obbligo giuridico di partecipazione) e decidendo chi è e chi non è giustificato».
Lo afferma il Codacons di Lecce in una nota dopo che ieri il Tar della Puglia ha sospeso l’ordinanza della Regione Puglia che da fine ottobre ha disposto la chiusura di tutte le scuole ad esclusione di quelle dell’infanzia con un intervento più restrittivo rispetto a quello previsto dall’ultimo Dpcm. «Così come – rileva l’associazione che aveva fatto ricorso al Tar per ottenere la riapertura delle scuole elementari e medie – non possiamo non leggere le censure verso l’Autorità Ministeriale contenute nell’ordinanza, ma i nostri obiettivi, come ricorrenti e come associazione, sono e restano la tutela dei diritti dei nostri cittadini e poco ci riguardano le diatribe politiche a cui non vogliamo partecipare». «Valuteremo nel prosieguo – è annunciato – se le misure poste in atto dalla Regione hanno raggiunto lo scopo oppure no: cioè quello di tutelare il sacrosanto diritto allo studio e il sacrosanto diritto alla salute dei cittadini».