In bici o scooter. Dopo il nuovo dpcm Covid le strade semi deserte di Bari vengono attraversate da decine di rider che rispondono alle ordinazioni a domicilio effettuate dallo smartphone di cibo o altri beni. Soprattutto di sera, fin dal lockdown dello scorso marzo si registra una crescita esponenziale come effetto diretto del coprifuoco imposto delle 22 e alla chiusura completa di bar e ristoranti.
Anche nella Puglia zona “arancione” Covid il boom a tre cifre riguarda soprattutto la richiesta di farmaci e spesa di beni alimentari lasciati a domicilio. Un sostanziale cambiamento tecnologico delle abitudini quotidiane che va oltre il classico food delivery tra panini o menù a prezzo speciale delle catene internazionali di ristorazione rapida.
Per resistere alla crisi del commercio a causa delle restrizioni sanitarie, l’unica alternativa sembra proprio il sistema di consegne istantanee oltre che all’asporto. Lo conferma Luigi Strino, fondatore di PonyU e partner del leader mondiale JustEat: “E’ un servizio imprescindibile per poter sostenere le imprese che vengono chiuse. La crescita c’è stata anche prima un po’ dettata dalla paura del Covid e dalle precauzioni della gente che preferisce restare a casa”.
Mentre gli utenti attendono comodamente sul divano, all’esterno di fast food ci si imbatte nei raider che in fila attendono il proprio ordine identificato da un codice che viene comunicato agli addetti alla cassa (foto anteprima). A turno come un esercito silenzioso guidato da google maps, zaino in spalla sfidano intemperie e i pericoli della strada nonostante contratti di lavoro in gran parte precari.