Bari, e il resto della Puglia, si è risvegliata per la prima volta in zona “arancione” come deciso dal ministero della Salute sui contagi Covid. Oltre al divieto agli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro – salvo comprovati motivi – i bar e ristoranti sono chiusi 7 giorni su 7. Su tutto il territorio nazionale prosegue il coprifuoco dalle 22 alle 5.
L’unica alternativa per resistere alle conseguenze economiche della seconda ondata Covid è l’asporto fino alle ore 22 e la consegna a domicilio senza restrizioni. Soprattutto nelle caffetterie del capoluogo pugliese resiste l’abitudine del caffè che viene consumato dai clienti non più al banco o al tavolino ma sulla panchina all’esterno o appoggiati sull’automobile.
Il video in basso racconta una città più silenziosa, con l’ennesimo cambiamento delle abitudini quotidiane. Tante le attività che hanno deciso di non alzare la saracinesca e di mettere in cassa integrazione i dipendenti. “Vogliamo lavorare, non la vostra elemosina”, si legge all’esterno del dehor in via Sparano. Deserte anche le strade dello shopping, nonostante i negozi possano restare aperti senza restrizioni.
https://youtu.be/STYiP-nO9-U