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Puglia, i giovani medici contro Emiliano: “La Regione non crede in noi e chiama i pensionati”

Pubblicato da: redazione | Gio, 5 Novembre 2020 - 14:30

Posti letto Covid di terapia intensiva verso il limite massimo, carenza di medici e infermieri, meno tamponi rispetto alle altre regioni come la Campania. Contact tracing in affanno e chiusura di tutte le scuole dell’obbligo. Sono alcune delle difficoltà della Puglia per la seconda ondata di contagi Covid.

Sul fronte del personale ospedaliero dai social arriva anche un duro attacco dei Giovani Medici (Sigm) al governatore Michele Emiliano: “Se c’è una categoria per la quale questa pandemia ha richiesto gli straordinari, questi siamo noi Giovani Medici: dagli Specializzandi, sul fronte dal primo giorno anche quando provenienti dalle più disparate specialità, ai neospecialisti immediatamente coinvolti, ai neolaureati che si sono resi disponibili per le più disparate attività, dalle USCA alle RSA, passando per gli ospedali convertiti in Covid”.

“Il presidente non sa quello che dice – raccontano -. Sono decine i colleghi che avevano dato la propria disponibilità aderendo al bando, e non sono mai stati richiamati. Sono ancor di più i colleghi che, desiderosi di rendersi d’aiuto, si sono resi disponibili comunicandolo via PEC, e hanno ricevuto come risposta un semplice “non serve, grazie”.

“E proprio perché qualcuno gli deve aver ricordato di aver detto una bugia, il giorno successivo ecco uscire il nuovo bando per le USCA pugliesi, con centinaia di candidati da Lecce a Foggia, senza allegare al bando un modulo, e pertanto costringendo le ASL a contattare i colleghi per richiedere integrazione della domanda, come fatto dalla ASL BAT. Tutto nel più generale disinteresse a fare le cose per bene, in maniera trasparente e soprattutto rapida, visto che siamo in una pandemia”.

“Come se non bastasse, qualche giorno fa il Dipartimento Protezione Civile ha pubblicato un bando nazionale per potenziare il contact tracing in ogni regione. Per la Puglia, 100 posti. Elenchi in ordine di presentazione domanda. Oggi, la Protezione Civile Regione Puglia ha cominciato a contattare, dopo oltre 10 giorni, i colleghi. In ordine di presentazione domanda? No. In ordine di voto di laurea? Nemmeno. Interpellati, ci hanno risposto che “non sono tenuti a divulgare i criteri di scelta” e ci hanno rimpallati al responsabile della Protezione Civile, che non ha mai risposto alle nostre chiamate”.

“Noi siamo per le cose fatte perbene, per quelle limpide, meritocratiche, e che non lascino spazio a dubbi e ricorsi. Siamo per le cose che, mai come in questo momento, devono garantire rapidità di azione e capillarità sul territorio. Ma una cosa è chiara: la nostra Regione, e ogni suo organismo preposto, proprio non ci vuole credere in noi giovani. Dopo non aver finanziato nemmeno UNA borse di scuola di specializzazione in più rispetto al 2019, unica Regione in Italia, e aver contratto il numero di contratti MMG per il bando 2021, ieri l’ultimo smacco: richiamiamo i medici in pensione. Noi ci crediamo sempre alla storia che impegnandosi, si ottengono i risultati. E sempre ci impegneremo. Ma chiediamo a voi: voi, che dite?”, concludono.

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