“Ho voluto differire di un giorno per permettere a tutti di organizzare le proprie attività”. Così il premier Giuseppe Conte spiega il nuovo decreto che entrerà in vigore da venerdì. E ha illustrato quali sono le regioni distribuite nelle tre aree: gialla, arancione e rossa.
Area gialla con criticità moderata: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Campania, Emilia, Marche, Molise, Sardegna, Umbria, Veneto, Friuli, Toscana, e le province di Trento e Bolzano. Qui ci sarà coprifuoco dalle 22 ma si raccomanda di limitare spostamenti se non per motivi di lavoro e necessità. Chiudono negozi nei centri commerciali nei prefestivi e festivi ad eccezione di alimentari, farmacie, edicole, tabaccai, chiudono musei, mostre, dad per le superiori. Sospesi i concorsi, riempimento fino al 50 per cento per i bus ad eccezione degli scuolabus . Bar e ristoranti aperti fino alle 18. Aperti centri sportivi.
Area arancione: Puglia, Sicilia. Qui sarà vietato circolare dalle 22 alle 5 del mattino. In aggiunta alle precedenti restrizioni (area gialla) sarà vietato spostarsi in entrata e uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro salvo per esigenze, necessità, lavoro. Chiudono bar e ristoranti sette giorni su sette, asporto fino alle 22. Ok al domicilio senza restrizioni.
Area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Vietati spostamenti anche all’interno del proprio comune. Chiudono bar e ristoranti, chiudono negozi al dettaglio eccetto generi alimentari e beni necessità, farmacie, edicole, parafarmacie, parrucchieri, barbieri e lavanderie. Uffici pubblici in smart working. Didattica a distanza dalla seconda media alle superiori.
Nessuna regione compresa in aree verdi. Il decreto varrà fino al 3 dicembre. Se migliorano i risultati in due settimane le Regioni potranno cambiare e passare in zone con meno restrizioni. O viceversa in caso di un peggioramento. “Dobbiamo tenere duro – conclude Conte – stiamo preparando un nuovo decreto legge che prevede ristori e indennizzi”.