Sale a quattro il numero delle vittime. E’ questo il bilancio attuale in seguito all’attentato che si è tenuto ieri sera a Vienna. Diversi i feriti. E’ quanto riporta il quotidiano austriaco Kleine Zeitung. Notizie confermate anche dal capo della polizia della città, Gerhard Puerstl nel corso di una conferenza stampa.
Ancora poco chiara la matrice dell’attacco. Secondo fonti tra i feriti lievi si contano tre passanti, due uomini e una donna, mentre sarebbero molti i feriti gravi, tra questi anche un poliziotto, ferito durante uno scontro a fuoco con uno degli attentatori, sottoposto immediatamente ad intervento chirurgico. Morto invece l’autore dell’attacco, che secondo quanto dichiarato dal ministro dell’interno, era un simpatizzante dell’Isis. La conferma è arrivata sia dal capo della polizia, sia dal quotidiano austriaco Kronen Zeitung, il quale ha pubblicato una fotografa dell’uomo con il volto oscurato senza indicarne la nazionalità.
Secondo quanto scritto sul quotidiano, è probabile che l’uomo, di circa 30 anni, si trovasse in Austria da qualche tempo e che, poco prima dell’attacco terrorista, avesse prestato giuramento di fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi.
Nella città, secondo quanto dichiarato da Franz Ruf, proseguono i controlli serrati estesi per l’occasione anche ai confini austriaci. L’emergenza, sarebbe ancora in corso. A testimoniarlo l’appello del ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer il quale ha chiesto ai cittadini viennesi di non uscire di casa se non per motivi professionali o altre necessità urgenti. Anche le scuole resteranno chiuse.
Si trattava, nello specifico, dell’ultima sera “libera”, prima del lockdown. L’attentato è accaduto vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca, luogo in cui, alle ore 20, riversavano molte persone. E’ a quell’ora che si sono sentiti i primi spari , successivamente un’esplosione, in quanto, secondo fonti, probabilmente uno degli attentatori si sarebbe fatto esplodere. Sarebbero circa quattro i sospetti in fuga, tra questi uno solo arrestato. Nessuna cattura però è stata confermata da Nehammer. Ad essere incerti anche i dati riguardanti l’obiettivo. Secondo le istituzioni non vi è infatti conferma che l’obiettivo primario dell’attacco fosse il luogo di culto ebraico. Gli attentatori hanno infatti sparato in sei luoghi diversi della città.
Al momento le forze speciali sono alla ricerca degli autori dei diversi sospetti, supportati dall’esercito, in una città ormai silenziosa, investita dal terrore e dal lockdown.
Anche l’Italia si sta mettendo in moto per affrontare l’emergenza. Secondo fonti Ansa, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha infatti convocato alle 13 il Comitato nazionale per l’ordine pubblico e la sicurezza in seguito all’attentato di Vienna. La riunione, alla quale parteciperanno i vertici delle forze di polizia e dei servizi d’intelligence, sarà utile per fare il punto di quanto sta accadendo in Europa e per verificare inoltre lo stato della sicurezza in Italia.