Terminata la riunione dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza con Regioni, Comuni e Province sulle misure del prossimo Dpcm-anti Covid, secondo quanto si apprende. Le Regioni in particolare avrebbero chiesto misure uniformi per tutta Italia, viene riferito. Il confronto non è finito: Boccia ha riconvocato la riunione per domani alle 9.
“In queste 48 ore costruiamo insieme il Dpcm su due orizzonti: misure nazionali e misure territoriali. Sul primo punto è vigente l’ultimo Dpcm, possiamo anche alzare l’asticella nazionale su alcuni punti condivisi e su alcuni territori alziamo i livelli di intervento”, avrebbe detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
Il nuovo Dpcm “speriamo, stavolta sia davvero condiviso. Vedo un crescente allarme sociale e di questo dobbiamo essere tutti consapevoli. Scelte forti ma non chiare diventano per i cittadini difficili da accettare. Non ci possiamo permettere errori”, afferma il governatore della Sicilia, Nello Musumeci.
Una delle ipotesi prospettata dalle Regioni è quella di limitare gli spostamenti degli over 70 per cercare di ridurre la diffusione del coronavirus: in particolare lo avrebbero chiesto Lombardia, Piemonte e Liguria.
Intanto è bufera sul governatore della Liguria Giovanni Toti per un tweet sull’emergenza sanitaria. “Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid, dobbiamo tenere conto di questo dato: – si legge sul profilo Twitter del presidente della Regione, appena rieletto – solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”. Un pensiero che ha indignato la rete, scatenando un’ondata di critiche e richieste di spiegazioni da migliaia di persone. Dopo qualche minuto è arrivata anche una marcia indietro, comunicata ancora mezzo social dallo staff di Toti. “Il senso di questo tweet, che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani – si firma lo staff – sono i più colpiti dal virus, sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più».