“Le farmacie pugliesi sono costrette a rimandare indietro a mani vuote i cittadini che diligentemente e responsabilmente richiedono il vaccino antinfluenzale, pur non essendo nella fascia considerata a rischio, pronti a seguire le raccomandazioni sanitarie. E’ assurdo che ad oggi non sia arrivata neanche una dose, nonostante la campagna promossa dal Governo e dalle Regioni per ottenere una copertura vaccinale più ampia rispetto agli anni passati, in considerazione della facile sovrapposizione dei sintomi influenzali con quelli del Covid 19 e della necessità di alleggerire la pressione sugli ospedali”. Lo sostiene in una nota il presidente dell’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Bat e vicepresidente Fofi, Luigi d’Ambrosio Lettieri.
“Soprattutto adesso, di fronte a un aumento esponenziale dei contagi, non si può attendere oltre. Rivolgo un appello alla Regione Puglia perché si forniscano subito alle farmacie i vaccini antinfluenzali destinati alla popolazione attiva, almeno nelle quantità previste nell’intesa approvata lo scorso 14 settembre nella Conferenza Stato Regioni”.
“I vertici del Dipartimento Salute della Regione Puglia, in più occasioni – spiega d’Ambrosio Lettieri – nell’ambito di appositi incontri con le rappresentanze dei Farmacisti e delle Farmacie, hanno assicurato la fornitura di 150mila dosi di vaccino da destinare alla popolazione attiva per il tramite delle farmacie, previa presentazione di ricetta medica. Assicurazioni che sono state trasferite anche ai media”.
“Da quanto ci risulta – continua il presidente – la Regione Puglia sta cercando di trovare una soluzione in relazione alla criticità relativa alla indisponibilità di vaccino confezionato in dosi unitarie, munite dei requisiti previsti dal Codice europeo dei medicinali. Nella piena consapevolezza che nelle farmacie si registra una pressante e insistente richiesta di vaccino da parte di comuni cittadini – conclude d’Ambrosio Lettieri – confermiamo il nostro quotidiano impegno per una tempestiva e positiva soluzione del caso, in modo da poter assicurare un servizio alla comunità a tutela della salute pubblica”.