Vittoria dei sindacati Cgil, Cisl e Uil sul nodo licenziamenti, a seguito dell’accoglimento da parte del premier Conte della richiesta reiterata nelle scorse settimane, anche sotto la minaccia di uno sciopero generale dei lavoratori, di un ulteriore prolungamento del divieto di licenziamento. Reiterata la misura del governo, dunque, fino alla fine di marzo, mentre il presidente del Consiglio dei Ministri concede anche la cassa integrazione Covid gratuita per le imprese. “In una situazione complessa come quella che il paese sta vivendo, il governo ritiene di dover fare uno sforzo finanziario ulteriore e dare un messaggio a tutto il mondo lavorativo di certezza e sicurezza”, precisa Giuseppe Conte, focalizzando le ragioni dell’intervento sulla protezione sociale.
La decisione adottata ieri sembra mettere d’accordo i referenti di Confindustria da un lato e le principali sigle sindacali dall’altro. “Abbiamo fatto un buon lavoro insieme. Avevamo bisogno di dare un messaggio e lo abbiamo dato”, è il commento del leader della Cgil, Maurizio Landini. Una soddisfazione a cui fa eco anche il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, che aggiunge: “La decisione assunta dal governo consente di rasserenare i lavoratori. È un passo avanti fondamentale, ci contavamo tanto”. Commento positivo anche da parte del numero uno di Uil, Pierpaolo Bombardieri: “Il blocco dei licenziamenti fino al 21 marzo è un risultato importante. Uscire dalla crisi non sarà facile ma ci impegneremo con determinazione. Oggi il governo ha fatto la scelta giusta”.
Secondo Confindustria, che più volte si era detta contraria a prolungare lo stop ai licenziamenti, la proroga “per ragioni di emergenza è giustificata se per le imprese che utilizzano la cassa Covid l’accesso non prevede alcuna contribuzione”. Un intervento, quello del premier Conte, che rappresenta un segnale importante per lavoratori e aziende in un momento tanto delicato per l’Italia, secondo quanto affermato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Cataldo. Lo stesso ministro assicura che già dalla prossima settimana avvierà il confronto con le parti sociali per la riforma degli ammortizzatori sociali e il rafforzamento delle politiche attive del lavoro. Una questione su cui sia i sindacati che le imprese puntano da tempo.