Alle 8, quando sarebbe suonata la prima campanella nelle scuole pugliesi, i genitori hanno lasciato gli zaini dei loro figli davanti ai cancelli degli istituti scolastici in segno di protesta, nel giorno di entrata in vigore dell’ordinanza della Regione Puglia che sospende la didattica in presenza per l’emergenza Covid.
A Bari il flash mob organizzato dal ‘Coordinamento dei genitori attivi pugliesi’, autori del manifesto “La Scuola che vogliamo – Scuole diffuse in Puglia”, ha riguardato gli istituti scolastici di diversi quartieri della città. In basso le foto dall’istituto San Filippo Neri al quartiere Carrassi, scuola Merloni Japigia e istituto comprensivo Japigia 1, istituto Alberotanza al San Paolo (foto anteprima).
“Nonostante il governo regionale sia stato più volte sollecitato da maggio ad oggi ad assumere adeguate misure sanitarie per consentire la ripresa delle attività didattiche in presenza in sicurezza – spiegano – ancora oggi, dopo otto mesi dalla chiusura di marzo scorso, non ha predisposto un adeguato sistema di medicina territoriale, di tracciamento dei contagi nelle scuole e di incremento del sistema del trasporto pubblico scolastico”.
“I bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi pugliesi devono rientrare a scuola da lunedì, diversamente – dichiarano i genitori – scriveremo al ministro Speranza e denunceremo l’Italia all’Oms Europa sottolineando quanto la Puglia non stia tutelando la salute dei bambini e delle bambine, delle ragazze e dei ragazzi relativamente al loro equilibrio psico-fisico e contravvenendo all’articolo 14 della carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”. (ANSA).
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