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Bari, garantire l’inclusione dei disabili: le scuole si riorganizzano sui rientri “a turno” in aula

Pubblicato da: Samantha Dell'Edera | Ven, 30 Ottobre 2020 - 15:30

Alunni di nuovo in classe dalla prossima settimana, ma a settimane alterne, in modo da garantire l’inclusione dei bambini disabili e con bisogni educativi speciali. L’ultimo provvedimento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, imponeva la chiusura delle scuole (ad eccezione dell’infanzia) ma bisognava garantire la didattica in presenza per i bambini disabili. Che ovviamente non possono seguire la lezione da soli, perché questo pregiudicherebbe il sistema dell’inclusione scolastica.

Il chiarimento è arrivato dallo stesso Emiliano all’Ufficio scolastico regionale. Un chiarimento che permetterà alle scuole che vorranno, di riaprire in presenza ma solo per il 25 per cento degli alunni e solo per le classi dove è presente un alunno disabile.

“Con riferimento alla frequenza in presenza – si legge nel documento – delle alunne e degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, in considerazione del fatto che la frequenza scolastica in presenza -per entrambi i cicli di Istruzione-, debba garantire “condizioni di reale inclusione” (come richiamato dal Piano scuola, allegato al decreto ministeriale 39/2020), con la conseguenza che in ciascuna classe ci possa essere un gruppo di alunni, e fra questi l’alunno H, DSA, BES (“gruppo eterogeneo per capacità dei presenti”), si ritiene che i dirigenti scolastici possano valutare, in tale circostanze, l’organizzazione di gruppi classe in presenza”.

“Per le ragioni sanitarie di cui in premessa, è opportuno che tali gruppi non siano superiori al 25% della composizione originaria di ogni singola classe – si legge ancora –  La composizione e l’organizzazione dei componenti del gruppo è rimessa alle valutazioni delle
istituzioni scolastiche nell’ambito del rapporto scuola-famiglia” .

In sostanza quindi alcuni istituti si stanno già muovendo in tal senso: didattica in presenza a turno secondo un calendario prestabilito, di massimo due settimane al mese.  Nel documento la Regione esplicita anche altri aspetti, relativi al funzionamento di laboratori o corsi di musica.  “L’organizzazione dei Laboratori di indirizzo e professionalizzanti nella scuola secondaria di secondo grado da praticare in presenza, è rimessa alla autonoma valutazione dei dirigenti scolastici nell’ambito dell’autonomia organizzativa e didattica. Per l’indirizzo musicale nella secondaria di I grado e nel liceo musicale possono essere consentite in presenza solo le lezioni individuali di strumento, la cui effettuazione è rimessa alla autonoma valutazione dei dirigenti scolastici nell’ambito dell’autonomia organizzativa e didattica. I corsi serali e cpia così come i Convitti (per le attività dei convittori e semiconvittori), non ricadono nelle previsioni della ordinanza”.

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