E’ stato firmato un accordo tra la Regione Puglia e i sindacati dei medici di medicina generale che consentirà ai medici di base di effettuare i tamponi rapidi negli studi o in strutture messe a disposizione dalle Asl. Lo comunica il segretario della Fimmg Bari, Nicola Calabrese.
“La sottoscrizione dell’accordo – spiega – apre un nuovo scenario, dato che per la somministrazione dei tamponi rapidi da parte dei medici di medicina generale non sarà su base volontaria, ma un’attività inclusa tra i loro compiti”. L’intesa permetterà di rafforzare le attività di contact tracing e prevede che “la somministrazione dei tamponi rapidi da parte dei medici di famiglia possa essere organizzata, prevedendo l’accesso su prenotazione e previo triage telefonico, anche in strutture messe a disposizione della Asl, laddove gli studi medici non siano adatti”.
I medici di medicina generale si occuperanno dei pazienti asintomatici usciti da 10 giorni di isolamento, in modo da supportare il Dipartimento di prevenzione e limitare il periodo di quarantena con il relativo costo sociale. “La medicina di famiglia in Puglia è pronta, oltre che a somministrare i tamponi, a supportare i dipartimenti per le attività di isolamento e identificazione dei contatti”.