Il gup del Tribunale di Bari Antonella Cafagna ha rinviato a giudizio il 53enne di Molfetta Ignazio Piumelli, accusato dell’omicidio volontario, riduzione in schiavitù, occultamento e vilipendio di cadavere della ex compagna, la 50enne di origini polacche Zlezak Malgorzata detta Margherita. Il processo dinanzi alla Corte di Assise di Bari inizierà il 12 gennaio 2021.
Stando alle indagini della Squadra mobile della Questura di Bari, coordinate dal pm Gaetano de Bari, l’uomo l’avrebbe picchiata per mesi, trascinandola da un dormitorio all’altro e facendola finire più volte in ospedale, fino ad ucciderla con calci e pugni all’interno di una vecchia fabbrica abbandonata di Bari, seppellendo lì il suo corpo sotto assi e cassette di legno, a formare una bara. Sulla parete bianca, la scritta con pennarello nero «Tu muori qua». Piumelli, difeso dall’avvocato Alessandra Tamburrano, è stato arrestato per il delitto nel dicembre scorso, sette anni dopo la morte della donna, che risalirebbe al luglio 2012 anche se i suoi resti furono trovati scheletriti nel maggio 2017 nelle ex acciaierie Scianatico, non lontano dal centro di Bari.