Il Consiglio di Stato ha rigettato l’istanza cautelare relativa alla gestione della spiaggia barese di Torre Quetta e del bar della vicina spiaggia di Pane e Pomodoro, confermato la revoca delle concessioni dopo l’interdittiva antimafia emessa nei confronti della società «Il Veliero».
I giudici evidenziano, a sostegno della decisione di confermare l’efficacia del provvedimento interdittivo disposto dalla Prefettura con conseguente affidamento della gestione al Comune di Bari, «una reciproca attrazione di interessi tra le figure apicali delle imprese titolari delle concessioni e i locali clan dominanti, in un quadro idoneo a connotare i primi come soggetti affatto avulsi, per provenienza familiare e condotte di vita da contiguità e vicinanza anche personale al contesto criminale indigeno; e i secondi come promotori di azioni predatorie particolarmente pervasive in settori economici attraenti quale quello della gestione dei beni demaniali marittimi».
Nell’ordinanza si respinge anche l’istanza di rinvio che aveva fatto la difesa della società, gli avvocati Felice Eugenio Lorusso, Saverio Sticchi Damiani e Francesco Biga, i quali evidenziavano la necessità di aspettare la decisione del Tribunale di Bari, misure di prevenzione, sulla domanda di ammissione alla procedura di controllo giudiziario. A questo proposito il Consiglio di Stato ritiene «cruciale considerare» che quel procedimento «è stato a sua volta differito al 28 ottobre 2020 proprio su istanza della parte interessata, il che rivela la strumentalità del complessivo contegno processuale di quest’ultima». Nel giudizio il Ministero dell’Interno è assistito dall’Avvocatura dello Stato, il Comune dagli avvocati Alessandra Baldi e Rosa Cioffi. ANSA