Da via simbolo di legalità a strada in stato di completo abbandono. E’ quanto accade a Bari, in via Falcone e Borsellino, a denunciarlo Danilo Cancellaro e Dino Tartarino, rispettivamente presidente e vice di “SOS Città”, con una diretta su Facebook in occasione di un sopralluogo tenutosi questa mattina.
“Via Falcone e Borsellino non è soltanto una strada, ma è, soprattutto, un simbolo di legalità e di rispetto”. Rifiuti, sterpaglie, ma non solo. Il degrado e l’abbandono la fanno da padrona in una strada ubicata praticamente nel cuore del centro cittadino, o meglio, a ridosso del Parco 2 giugno, adesso piena di sterpaglie che, di fatto, raccontano i due, “hanno reso il marciapiede completamente impraticabile”.
Ad aggravare la situazione anche attraversamenti pedonali caratterizzati da barriere architettoniche strutturali e, sottolineano presidente e vice, “anche naturali”, a causa della presenza di erbacce. Senza contare – hanno specificato – le auto che sfrecciano ad elevata velocità “quasi come se via Falcone e Borsellino fosse un rettilineo di una pista di Formula 1”.
Tante le segnalazioni inviate, sia dagli stessi attivisti, sia dai residenti. Ad oggi però la situazione è rimasta invariata. “Qui non esiste e non può esistere la scusa della periferia. Qui siamo in piena città, di fianco alle casermette, lì dove sorgerà tra qualche anno il nuovo polo della Giustizia barese. Fino ad allora però questa strada non può essere governata dal degrado! – denuncia SOS Città – non vogliamo fare polemica, vogliamo soltanto rivolgere un appello alle istituzioni perché non è sufficiente commemorare la morte di Falcone e Borsellino solo in occasione delle relative ricorrenze. E’ opportuno farlo sempre, tutti i giorni perché sono eroi della nostra terra”.
La richiesta, diretta al sindaco Antonio Decaro e all’assessore Pietro Petruzzelli, è quella di prendere in carico e a cuore le sorti di questa strada “non soltanto attraverso un intervento diserbante che restituisca decoro e dignità alla strada, ma anche attraverso degli interventi urbanistici che ne migliorino la fruibilità prevedendo, ad esempio, la realizzazione di un marciapiede ad oggi totalmente privo di pavimentazione, scivoli per disabili, semafori a chiamata pedonale e dissuasori di velocità”, hanno concluso.