La direzione generale del Comune di Bari, su indirizzo dell’assessore al Personale Vito Lacoppola, ha disposto una direttiva rivolta a tutti di dirigenti dell’ente per l’applicazione di quanto disposto dalla norma che prevede per ciascuna pubblica amministrazione la possibilità di avviare “il lavoro agile, con le misure semplificate, al 50% del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità”.
Pertanto in tutte le ripartizioni comunali si dovrà avviare una ricognizione, nell’ambito delle attività di pertinenza, rispetto a quali procedimenti e procedure è possibile svolgere secondo la modalità a distanza con la relativa assegnazione di personale che potrà proseguire la propria attività lavorativa in smart working.
“Con la nuova ondata di contagi che il Paese è chiamato a fronteggiare con provvedimenti e misure di prevenzione, anche il Comune di Bari sta avviando una serie di misure cautelative nei confronti del proprio personale dipendente per ridurre al minimo l’esposizione a eventuali rischi di contagio – commenta Vito Lacoppola -. Nei mesi scorsi abbiamo monitorato costantemente l’andamento di queste nuove modalità di lavoro, valutandone limiti e opportunità, non solo relativamente alle misure di prevenzione rispetto al contagio. In questo momento anche le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad un ripensamento delle modalità di lavoro, degli stili di vita e dei tempi della città, provando a fare la propria parte sul decongestionamento dei mezzi di trasporto pubblico, sulla mobilità delle persone tra diversi Comuni e sul contenimento dei rischi da contagio. Il Comune di Bari può contare oggi su una platea di 1693 dipendenti, donne e uomini che lavorano, che si spostano e che dobbiamo preservare”.