Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi eccezionali, ovvero di lavoro, salute e comprovata necessità. La Lombardia si prepara così ad un nuovo coprifuoco in regione dalle 23. Una decisione che arriva dopo che la “Commissione indicatori”, istituita dalla direzione generale del Welfare, ha previsto che in data 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4mila in terapia non intensiva.
Numeri allarmanti che hanno richiesto necessità immediata d’azione da parte di tutti i sindaci della regione, dal presidente dell’Anci Mauro Guerra, dai capigruppo di maggioranza e di opposizione e dal governatore Attilio Fontana, i quali hanno inviato una richiesta al ministro della salute Roberto Speranza.
“Sono d’accordo sull’ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. Ho sentito il Presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore” – ha dichiarato ieri all’Ansa il ministro della Salute Roberto Speranza. Nella riunione tenutasi ieri, oltre alla richiesta al governo, di istituire il coprifuoco alle 23, tutte le parti hanno condiviso l’opportunità della chiusura della media e grande distribuzione commerciale, tranne per esercizi di generi alimentari e di prima necessità, nei giorni di sabato e domenica, in cui si crea maggiore affluenza.