La Puglia è tra le regioni che ha registrato il maggior incremento percentuale di casi di positività al Coronavirus in Italia nell’ultima settimana. A rivelarlo sono i dati pubblicati dalla Fondazione Gimbe, relativi al monitoraggio su scala nazionale nella forbice di tempo compresa tra il 7 e il 13 di ottobre. Un rapporto che indica un incremento esponenziale dei nuovi casi di contagio su tutto il territorio italiano (35.204 casi rispetto ai 17.252 della settimana precedente) e che vede per la Puglia un incremento pari al 16,9% dei casi di positività al Coronavirus.
Una performance negativa rispetto alla media nazionale che fa il paio con un rapporto tra il numero degli ospedalizzati e il totale dei casi attivi (cioè positivi al Covid19) che si attesta all’8,3%, rispetto ad una percentuale del 6,4% calcolata sull’intero territorio nazionale. Su quest’ultimo fronte, la forbice degli incrementi di casi di contagio varia dal minimo del 4% della Provincia autonoma di Trento ad un massimo del 30,9% di incremento per la regione Umbria. Variazioni sensibili, a fronte di un moderato aumento dei casi testati (505.904 rispetto a 429.984 su scala nazionale) e di un netto incremento del rapporto positivi/casi testati (7% contro il precedente 4%).
“Con una simile impennata della curva dei contagi – spiegano, a margine della ricerca, i referenti della Fondazione Gimbe – le misure del nuovo DPCM sono insufficienti a contenere il virus in alcune aree del paese”. Per questo motivo la stessa fondazione lancia un appello alla collaborazione tra i presidenti delle regioni e i sindaci italiani, affinché si intervenga tempestivamente con misure restrittive locali per circoscrivere i focolai, non perdere il controllo della curva epidemica e prevenire il sovraccarico degli ospedali.