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Bisceglie, riattivato l’ospedale “Covid”: disposto il blocco dei ricoveri ordinari

Pubblicato da: redazione | Mar, 13 Ottobre 2020 - 12:00

Riattivato il Covid Hospital di Bisceglie. A partire da oggi è stato disposto il blocco dei ricoveri ordinari di ostetricia, pediatria, medicina, cardiologia, chirurgia, ortopedia e rianimazione dell’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie. I pazienti attualmente presenti saranno dimessi o trasferiti presso altro presidio ospedaliero per consentire l’attivazione di posti letto Covid. “Considerando l’andamento epidemiologico della pandemia da Covid 19 e la necessità di tenere separati i percorsi Covid da quelli no-Covid – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – abbiamo disposto che l’ospedale torni ad essere dedicato esclusivamente alla gestione dei pazienti con coronavirus”.

Al momento non ci sono pazienti Covid ricoverati presso il reparto di Anestesia e Rianimazione mentre sono 19 i pazienti ricoverati presso l’unità operativa di Malattie Infettive e 7 i pazienti presenti nell’area del Pronto Soccorso dedicata all’Osservazione breve intensiva. Gli attualmente positivi della Provincia Bat sono circa 420: i comuni che fanno registrare i numeri di positivi più alti sono Andria, Bisceglie, Barletta, Canosa di Puglia, Minervino e Trani.
“Ribadiamo a più voci la necessità in questa fase così delicata di rispettare tutte le disposizioni di contenimento del contagio contenute nelle circolari e nei regolamenti regionali e ministeriali – aggiunge Delle Donne – l’aumento dei casi non ci consente più di mantenere i percorsi separati all’interno del presidio ospedaliero e pertanto si rende necessario tornare a dedicare il presidio di Bisceglie esclusivamento ai pazienti Covid”-
“Il nostro Dipartimento di Prevenzione con tutti gli Uffici di Igiene presenti sul territorio sta lavorando incessantemente per fare le valutazioni epidemiologiche necessarie – aggiunge il Direttore Generale –  Abbiamo attivato i test rapidi antigenici per rendere i tempi di analisi e risposta più rapidi sugli screening, in affiancamento (e non in sostituzione) ai test molecolari. Sono a lavoro anche le due Usca presenti su Barletta e Andria e stiamo anche strutturando il potenziamento delle stesse su Trani e Bisceglie. I nostri sforzi sono massimi ma serve la collaborazione di tutti, serve il massimo rispetto delle norme e delle misure di igiene”
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