Buche, asfalto dissestato e piccole pendenze. Il lungomare Nazario Sauro a Bari non è ancora pronto per la terza pista ciclabile “light”, senza l’obbligo di installare cordoli da 50 cm di gomma o calcestruzzo, con relativi bandi di gara, che allungano inevitabilmente i tempi di realizzazione. Sarà necessario effettuare dei lavori propedeutici, come il rifacimento del manto stradale su circa un chilometro di costa e la successiva manutenzione dei marciapiedi.
Bisognerà attendere più del previsto per terminare il progetto sperimentale voluto dal sindaco Antonio Decaro che pone l’obiettivo di favorire i piccoli spostamenti cittadini (il 65% del totale) in modo alternativo all’uso dell’auto privata. Sarà il terzo cantiere, dopo il percorso riservato alle due ruote e monopattini elettrici realizzato in corso Vittorio Emanuele, completato con ulteriori attraversamenti di colore rosso (foto in basso). E la pista sotto il faro di San Cataldo dove si attende l’installazione degli arredi che sono già nella disponibilità del Comune.
In questo caso sarà ampliato lo spazio pedonale in adiacenza del marciapiede attraverso il posizionamento di arredi utili alla sosta e al movimento fisico per il benessere personale e la collocazione di fioriere a protezione degli spazi di sosta. Il programma Bari Open Space promuove azioni pilota di salvaguardia della salute e rivitalizzazione economica per mitigare il rischio nel medio periodo, ad esempio potenziando la mobilità sostenibile, aumentando la disponibilità di spazio pubblico, migliorando l’ecologia urbana e le dotazioni di prossimità nei quartieri cittadini. Per attuare trasformazioni urbane temporanee e partecipate per migliorare le condizioni di vita nei quartieri attraverso interventi flessibili, economici, rapidi e condivisi.