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Covid e movida, Decaro: “Locali aperti ma bloccare gli assembramenti all’esterno”

Pubblicato da: redazione | Lun, 12 Ottobre 2020 - 14:30

“Chiediamo di lasciare i locali aperti, perché se uno sta seduto mantiene il distanziamento, ma di bloccare la somministrazione di alimenti e bevande all’esterno proprio per bloccare a monte la possibilità di assembramenti. Diventa più facile poi fare il controllo.” Così Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari.

Una dichiarazione che ripropone la linea del governo Conte di non instaurare un nuovo lockdown da Covid. “Escluderei lockdown e lo dico a ragion veduta”, ha detto il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a Taranto. “Se la curva dovesse continuare a salire, si potrebbe pensare a lockdown circoscritti”.

“I numeri ci sono, la maggioranza è coesa”. Così il premier ha risposto ad una domanda sull’approvazione in parlamento dell’Anadef, approvazione che richiede la maggioranza assoluta dei voti. “Cercheremo di licenziare il Dpcm già stasera”, ha affermato Conte.

“Ridefinire la quarantena e l’isolamento fiduciario”. Questo lo scopo della riunione del Comitato tecnico scientifico di oggi. Il Cts, “in coerenza con le linee guida internazionali e adottando il principio di massima cautela, sottolinea l’esigenza – è detto in un comunicato – di aggiornare il percorso diagnostico per l’identificazione dei casi positivi, così come la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti”. Analogamente, il Comitato ha “ridefinito i criteri dell’isolamento fiduciario dei contatti stretti dei casi confermati positivi al virus”. Queste, le diverse condizioni e la relativa ridefinizione dei periodi di quarantena o di isolamento fiduciario:

1) CASI POSITIVI ASINTOMATICI Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: 10 giorni + tampone molecolare unico a fine quarantena

2) CASI POSITIVI SINTOMATICI Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: almeno 10 giorni (dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi) + tampone molecolare unico a fine quarantena

3) CASI POSITIVI ASINTOMATICI CHE NON SI NEGATIVIZZANO DOPO 21 GIORNI Diagnosi: confermata da test molecolare positivo Isolamento: almeno 21 giorni, con riscontro di positività al test molecolare effettuato al 10 e 17 giorno (nei casi asintomatici l’isolamento si interrompe comunque al 21esimo giorno in quanto le evidenze disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione)

4) CONTATTI STRETTI Isolamento fiduciario: 10 giorni + tampone antigenico rapido o molecolare.
“Per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività” al Covid, il Cts – conclude la nota – “ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese”.  (ANSA)

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