“Le mani sanno” è il titolo dell’allestimento fotografico permanente che sarà inaugurato sabato 10 ottobre nella clinica di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari. Gli scatti della fotografa professionista Martina Lucarelli riprendono le fasi del laboratorio di sartoria realizzato con le giovani pazienti oncologiche del reparto poco prima del lockdown imposto dal Covid.
L’associazione “LA CULLA DI SPAGO” ha supportato il progetto di moda dedicato alle ragazze in terapia. Grazie all’intervento tecnico di Carmela Palermo, di una ex paziente Annalisa Ritoli e di una volontaria dell’Associazione Giulia Borracci, le ragazze in cura hanno realizzato turbanti ed accessori moda durante incontri dedicati. Partendo dalla scelta delle stoffe e dei materiali necessari, le ragazze hanno imparato a cucire copricapo, t-shirts, collane, bracciali e tanto altro. Musica e risate, tipiche della loro età, hanno cercato di alleviare dolore e solitudine, regalando pomeriggi spensierati e colorati, come merita la loro giovane età.
“I pazienti oncologici in età adolescenziale si ritrovano a metà strada tra il mondo dell’oncologia pediatrica e quello dell’adulto, in quella che il mondo scientifico chiama ‘terra di Nessuno’ – spiega il dott. Nicola Santoro, direttore dell’Unità Operativa di Pediatria ad indirizzo oncoematologico del Policlinico di Bari.
Dal 2016, nel centro di Oncoematologia pediatrica, si è costituito il progetto ‘Noi giovani’, un contenitore di iniziative rivolte ai ragazzi in terapia ed agli operatori sanitari, di cui è responsabile la dottoressa Teresa Perillo. Tra gli altri progetti più significativi l’allestimento di una “teen-zone” all’interno del reparto, arredata nell’ambito del progetto nazionale “Fondazione Umberto Veronesi Easy Room”. La stanza contiene strumenti musicali, divano, giochi da tavolo e multimediali, libri, attrezzature sportive e non, il tutto a disposizione dei ragazzi e dei loro amici e parenti che vengono a trovarli durante i periodi di degenza.
All’interno della stanza sono nati una serie di progetti, tra cui creazione di murales mediante writers specializzati, interventi di musicoterapia, di pet therapy, progetto di trucco e di creazione di accessori moda con sfilata finale. “Tutte le attività mirano a migliorare la qualità dell’assistenza e ad aiutare i ragazzi ad attraversare con più forza e supporto un periodo così complesso della loro giovane vita.” Spiega la Dott.ssa Chiara Rutigliano, psicologa del Reparto. L’obiettivo è anche quello di stimolare la loro creatività, aiutarli ad accettare i cambiamenti fisici che la malattia comporta e sentirsi parte di un gruppo in grado di comprenderli.