Ieri mattina un anziano signore di Gioia del Colle ha tentato il suicidio ponendo in essere un gesto tanto estremo quanto disperato, verosimilmente dettato dalla solitudine. Dopo aver chiuso tutte le finestre dell’abitazione, ubicata in aperta campagna, ha imboccato il tubo del gas collegato ad una bombola, poi ha indossato una busta in plastica come fosse un casco, legandosela al collo, ed ha aperto la valvola.
Un suo amico coetaneo, con il quale aveva un appuntamento, non vedendolo arrivare, ha tentato più volte di contattarlo al cellulare senza ricevere nessuna risposta ed insospettitosi si è recato presso la sua abitazione. Giunto in loco, l’uomo ha notato le finestre chiuse ma le serrande erano alzate, cosicché ha nuovamente chiamato sul cellulare l’amico udendo gli squilli provenire dall’interno dell’abitazione, ma ciò che lo allarmato maggiormente era il forte odore di gas che aleggiava nei dintorni.
Dopo aver fatto un’ispezione esterna dell’immobile, si è deciso a chiedere l’intervento del personale di un istituto di vigilanza del luogo, sapendo essere un loro abbonato. L’anziano amico utilizzando una copia delle chiavi della abitazione che aveva ricevuto in affidamento insieme alla Guardia Particolare Giurata sopraggiunta, entravano nell’abitazione e giunti in cucina, vedevano accasciato sulla sedia, il malcapitato con la busta di plastica in testa dalla quale fuoriusciva un tubo collegato alla bombola del gas.
Ritenendolo ormai privo di vita, la Guardia Particolare Giurata ha chiamato immediatamente i soccorsi.
In pochissimi minuti è giunta sul posto la “Gazzella dei Carabinieri” del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle, con a bordo due Appuntati, i quali, raccolte le preliminari informazioni dai presenti, senza timore del pericolo incombente ed evidenziando grande spirito di servizio, si sono introdotti nell’abitazione, hanno aperto tutte le finestre, chiuso la valvola della bombola del gas, mettendo in sicurezza il fabbricato. Di seguito e senza esitazione alcuna, hanno liberato il 71enne dalla busta di plastica che gli avvolgeva la testa e gli hanno sfilato il tubo che si era introdotto nell’esofago per circa 20 centimetri. Mentre lo liberavano dalla busta e dal tubo hanno percepito un rantolo emesso dalla vittima e, dopo avergli tastato il polso, avvertivano un flebile battito cardiaco, realizzando immediatamente che era ancora in vita.
Insieme i due militari, hanno posto in essere quanto, per pregresse conoscenze avevano acquisito nelle tecniche di rianimazione e primo soccorso, adoperandosi con la ventilazione e praticandogli un massaggio cardiaco.
Di fatto i due carabinieri con le manovre rianimatorie hanno salvato la vita al 71enne, ricoverato in ospedale in prognosi riservata ma fuori pericolo.