“Se dovessimo guidare questa Regione”, nella gestione della pandemia di Coronavirus “non ci sarà più un uomo solo al comando che diventa un candidato al consiglio regionale e che trasforma una cosa seria in una cosa ridicola”: lo ha dichiarato Raffaele Fitto, candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, facendo riferimento al professore Pierluigi Lopalco, ordinario dell’Università di Pisa, chiamato lo scorso marzo dal governatore pugliese Michele Emiliano a guidare la task force per l’emergenza Coronavirus. Lopalco è attualmente candidato al Consiglio regionale con una lista civica della coalizione di Emiliano, ha rinunciato al contratto da capo della task force ma è stato nominato da Emiliano consulente esterno senza remunerazione.
“Emiliano e Lopalco sono scesi in campagna elettorale – ha proseguito Fitto – chi avrebbe dovuto occuparsi dell’emergenza sanitaria è stato impegnato in campagna elettorale. Noi, invece, costruiremo una squadra. Sono sempre stato molto critico sulla scelta di un uomo solo al comando, soprattutto se questo uomo solo al comando abbiamo capito che ha fatto tutto questo per fare la campagna elettorale. E lo trovo offensivo per la dignità di tutti gli operatori sanitari e i contagiati”. Secondo Fitto, nella seconda fase della pandemia, dopo la fine del lockdow, la “comunicazione della Regione Puglia è stata azzardata e sbagliata, una comunicazione contradditoria e confusa da parte di Emiliano, con un occhio alla campagna elettorale e un occhio alla gestione del Covid. Siamo passati – ha sostenuto – da messaggi di apertura e invito a venire in Puglia a trascorrere le vacanze perché regione Covid-free, all’allarmismo da agosto. Un tentativo di drammatizzazione che non corrisponde ai dati di fatto: l’aumento dei tamponi ha portato a scoprire un numero alto di asintomatici, quindi un minor numero di ricoveri”.
“La Puglia – ha continuato – non ha gestito bene l’emergenza Covid, alla Puglia è andata bene. Sono concetti diversi, non lo dico io ma i dati del ministero della Salute e dell’Istituto superiore della sanità: la nostra regione, tra quelle del centro-sud che hanno beneficiato del lockdown, è quella con il tasso di mortalità più alto; è quella che ha effettuato il minor numero di test nei mesi scorsi; è quella che presenta ritardi nell’organizzazione del sistema, tanto è vero che, insieme all’Umbria, la Puglia è la regione che impiega il maggior numero di giorni per l’esito del tampone, 11”. “Bisognerà riprendere – ha aggiunto – anche un percorso di assistenza e cura di tutte le altre malattie, questa Regione ha interrotto tutto il resto come se le altre malattie non ci fossero più. Dobbiamo porre rimedio ad un’altra grave scelta sbagliata, quella di escludere i medici di medicina generale e del territorio. La Regione Puglia ha attivato tardissimo e male le Usca, le unità speciali per l’assistenza domiciliare, le ha chiuse subito dopo. Per noi il protagonismo dei medici sarà invece fondamentale”. Inoltre, Fitto ha annunciato che, in caso di elezione, nella gestione del Covid “partiremo dalle competenze delle facoltà di Medicina di Bari e di Foggia, per me saranno i primi interlocutori, i componenti con i quali affronteremo questa pandemia”.