Dieci “pilastri”, così li chiama Michele Emiliano i punti del programma di governo pubblicato oggi sul portale www.micheleemiliano.it.
“Il nostro programma – dichiara il governatore uscente – è scritto dai pugliesi, da persone che non subiscono passivamente decisioni calate dall’alto, ma che studiano, si informano, danno voce alle diverse realtà e prendono in mano il loro destino. È questa grande determinazione che ci porta ad avere la schiena dritta, a difendere sino in fondo i valori in cui crediamo, a darci da fare, sempre, per raggiungere nuovi obiettivi di crescita per una lunga vita felice. Il programma, frutto di un reale e ampio processo di partecipazione, ha anche il pregio di poter essere verificato nella sua attuazione. Perché quando diciamo una cosa, poi la facciamo. E vogliamo che cittadini, sindaci, amministratori, associazioni possano monitorare il nostro operato attraverso i dispositivi previsti dalla legge regionale sulla partecipazione”. Il programma si chiama “Futuro in corso” e “indica la rotta dei prossimi 5 anni”.
“Una Puglia – prosegue Emiliano – sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale è la chiave fondamentale del programma, declinata in tutti i settori delle politiche regionali. Un Green New Deal, un grande piano di investimenti che, a partire dalle risorse europee del Recovery Fund e del prossimo ciclo di programmazione, realizza in Puglia la decarbonizzazione, nella transizione ecologica e digitale. Difendiamo gli interessi dei pugliesi innanzitutto, da chi pensa di sottrarre risorse al Mezzogiorno, anteponendo gli interessi delle regioni del Nord anche nella ripartizione delle risorse del Recovery Fund. È una grande occasione per affrontare i nodi infrastrutturali, completare opere importanti, investire su sanità, welfare, istruzione, innovazione e ricerca così importanti per le imprese”. Il programma è il frutto del lavoro dei dieci tavoli di discussione che si sono svolti online il 5 agosto scorso, con la partecipazione di 500 pugliesi riuniti in stanze virtuali, e dei contributi raccolti nelle decine di documenti e proposte inviate.