La nuova ondata del Coronavirus spaventa il Sud. E in tutta Italia, mentre cala il numero dei contagi giornalieri, risalgono ricoveri e continuano ad aumentare per il terzo giorno consecutivo i posti occupati per il Covid nelle terapie intensive.
Arriva per la prima volta a partire dalla Campania e poi dalla Puglia la spinta sulla curva dei nuovi malati nelle ultime 24 ore: in tutto il Paese ieri se ne sono contati 1.365. I casi sono meno del giorno precedente, ma in aumento in alcune aree del meridione che finora contavano cifre più basse, come Puglia e Calabria.
La battaglia contro la seconda ondata di contagi è iniziata prima del previsto. Lo dicono anche le statistiche riportate nel report settimanale pubblicato dal ministero della Salute: in Puglia, nella settimana dal 17 al 23 agosto, sono stati scoperti 226 casi, una media di oltre 32 contagi al giorno e una incidenza pari a 5.64 ogni 100mila residenti.
In vista dell’autunno e dei continui episodi, i numeri del contagio spingono a un deciso potenziamento della prevenzione per bloccare l’avanzata del Covid un pò ovunque. L’obiettivo è di quadruplicare il numero di tamponi, da 75-90.000 a 300.000 al giorno, grazie a uno studio per un “piano nazionale di sorveglianza” sul coronavirus chiesto dal ministero della Salute al microbiologo Andrea Crisanti, considerato il “padre” del progetto dei tamponi di massa realizzato dalla Regione in Veneto. Il progetto, che sarebbe al vaglio del ministero e del Cts da alcuni giorni, prevede una spesa iniziale di 40 milioni.
La corsa del virus prosegue e il termometro del Covid nell’ultima giornata è salito decisamente in Campania, ma un dato significativo si è registrato anche in Puglia, dove con 69 nuovi positivi è stato raggiunto il numero più alto da aprile scorso. Un altro balzo relativo c’è stato in Calabria: sono 34 in più le persone risultate positive nella regione, un aumento dovuto in buona parte al focolaio scoperto ad Oppido Mamertina.