I dipendenti dell’Amtab lo chiamano il cimitero degli elefanti. Sono decine di autobus fuori servizio, inadeguati o in attesa di manutenzione, che restano fermi per settimane nel deposito dell’azienda municipalizzata di trasporto pubblico di Bari. Le foto e i video in basso testimoniano la crisi nella gestione del parco rotante: sotto accusa ci sono la manutenzione dei mezzi (compreso il corretto funzionamento dell’aria condizionata), i tempi d’attesa alle fermate, l’assenza di un sistema efficiente di videosorveglianza.
“Amtab dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città – commenta Vincenzo Lomoro, responsabile Città Metropolitana Cisl -. Si continua a mandare le vetture in manutenzione esterna, nella nostra officina ci sono operai con un alto senso di appartenenza ma che non possono fare nulla. Restano inoperosi nonostante la voglia di dare il proprio contributo. Se questi bus dovessero essere ancora in garanzia starei tranquillo, ma se non fosse così?”, aggiunge Lomoro.
Dopo gli episodi di violenza della scorsa settimana, con l’aggressione subita da un’autista di giorno sul lungomare del capoluogo pugliese, ieri un altro dipendente ha richiesto un intervento degli operatori del 118 a causa del malfunzionamento dell’aria condizionata che gli ha causato un colpo di caldo. All’orizzonte, tra limitazioni Covid e controlli a singhiozzo sull’obbligo della mascherina, ci si prepara alla partenza del servizio scolastico dal 24 settembre, le votazioni regionali del 20-21 settembre e la Fiera del Levante dal 3 ottobre.
“Ogni mattina – racconta Lomoro – ci sono problemi come lungaggini per il rifornimento alle colonnine del gas metano, ieri ne erano attive solo due. Mancano dalle 20-25 vetture – prosegue – di conseguenza il tempo d’attesa è superiore a quello programmato, da 15 passa a 30 minuti. Così facendo va sotto stress sia l’autista che l’utente. L’Amtab mette in evidenza le sua inadeguatezza”.
Infine la segnalazione sulla concessione dei pass Zsr, nel quartiere Murattiano, che possono essere destinati ai cittadini per due motivi in base a residenza o domicilio: “Il primo pass Zsr costa 30 euro l’anno, il secondo per lo stesso utente è di 300 euro. Sembrerebbe – spiega nel video in basso Lomoro – che 23 consiglieri lo abbiano ricevuto, mi chiedo se hanno fatto regolare istanza. La sosta nella zona del Comune costerebbe circa 24 euro al giorno, stiamo parlando di 6mila euro l’anno per ogni consigliere”.