Il teatro Margherita di Bari è parzialmente accessibile da dicembre 2018. Dopo un lungo restauro e riconversione in museo di arte contemporanea per un importo di 5 milioni di euro la sala da 800 posti con relativi ballatoi panoramici, la torre scenica e la “veranda delle farfalle” al piano superiore restano tuttora inaccessibili a turisti e appassionati d’arte.
Il 6 dicembre 2018, nel giorno del patrono San Nicola, fu riaperto il foyer. Solo durante il “Van Gogh Alive – The Experience”, furono aperte anche le sale adiacenti ma gli ambienti rimodernati erano stati mascherati da pannelli bianchi utilizzati per le proiezioni delle opere del celebre artista olandese.
Resta quindi solo il foyer, in cui si sono svolte le mostre del World Press Photo e la più recente esposizione fotografica del Bifest post lockdown. Proprio la mostra del Bifest 2020 dedicata al regista Mario Monicelli dimostra la possibilità di svolgere un’evento culturale gratuito e ad ingresso contingentato in rispetto delle limitazioni da Covid. Ogni persona che accede deve lasciare le proprie credenziali e indossare la mascherina rispettando la misura di sicurezza.
Come mostra la foto d’anteprima, nella platea a differenza degli altri politeama non c’è una netta divisione tra pubblico e rappresentazione scenica, ma tutto è percorribile, comprese le balconate ai piani superiori, grazie all’ausilio di due ballatoi triangolari.
Il Comune di Bari è al lavoro per rendere definitivamente operativo tutto il teatro Margherita, che secondo gli annunci dovrebbe ospitare anche un bar e un ristorante. Finora il politeama sul mare in stile Liberty di inizio ‘900 non ha potuto impressionare i suoi visitatori, in attesa del salto di qualità anche sui contenuti multimediali che caratterizzano gli spazi espositivi contemporanei.