Il governatore uscente della Puglia, Michele Emiliano, candidato presidente per il centrosinistra, in caso di vittoria alle elezioni regionali di settembre darà «spazio a una alleanza con il Movimento Cinquestelle».
«L’ho fatto 5 anni fa (quando nominò assessore tre consigliere pentastellate che però respinsero la proposta, ndr) e lo farò questa volta. Non parliamo di posti, parliamo di programmi», osserva. Emiliano ne parla in una intervista a «La Repubblica» di Bari, nella quale ringrazia «il premier Conte e il ministro Luigi Di Maio che hanno provato in tutte le maniere a convincerli (il M5S, ndr) all’accordo». Accordo rifiutato dalla candidata presidente pentastellata in Puglia, Antonella Laricchia. Nell’intervista, Emiliano sottolinea di avere «il compito di consentire al Movimento di compartecipare al governo della Puglia. Loro hanno scelto di non vincere le elezioni non alleandosi con noi». «Schema tattico che non condivido – prosegue – perché rischia di far vincere questa destra anziana, non rinnovata, visto che tutti i candidati c’erano già 15 anni fa. In questo modo si sono messi fuori dall’indirizzo nazionale del Movimento». Sulle ripercussioni a livello nazionale di una vittoria della destra in Puglia, Emiliano spiega: «Una cosa è certa: aiutare Fitto a vincere significa mettere il governo nelle condizioni di doversi difendere da una richiesta di dimissioni che arriverà un minuto dopo. Anche perché questa è la regione del presidente Giuseppe Conte. Di certo io con il governo ho un ottimo rapporto. Insieme abbiamo fatto passaggi rivoluzionari come quello della decarbonizzazione all’ex Ilva di Taranto, quando invece i miei due avversari Fitto e Ivan Scalfarotto (candidato governatore pugliese di Italia Viva, ndr) sono per il carbone a Taranto». Emiliano ritiene di «ricevere tanta acredine da parte di Matteo Renzi» per la sua «vicinanza programmatica al Movimento».
E in Puglia, aggiunge, «i renziani si candidano per farmi perdere. Mentre il Movimento il suo errore può averlo fatto in buona fede, i renziani la buona fede non ce l’hanno. Renzi sarà felice se perderò». Quanto al referendum sul taglio dei parlamentari, Emiliano spiega: «Rispetterò le posizioni dei miei partiti di riferimento, che sono Pd e M5S, quindi voterò Sì». E sul ritorno a scuola con l’attuale aumento dei contagi, il governatore ritiene sia «giusto consentire le lezioni a distanza per chi ne abbia voglia» perché «può contribuire a diminuire l’assembramento scolastico». «Se governo e ministra dell’istruzione ce lo chiederanno – conclude – saremo disponibili a varare un programma di screening a tappeto sia per docenti sia per studenti».