Dopo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza e in vigore a partire da oggi che vieta le «attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati», il Silb, l’associazione delle imprese dell’intrattenimento da ballo e spettacolo, decide di procedere con il ricorso al Tar del Lazio per contrastare la misura restrittiva imposta ai locali.
«Non ci stiamo a fare il capro espiatorio», sottolinea il presidente Silb, Maurizio Pasca, leccese, in merito all’ordinanza: «Hanno colpito noi, quando la movida è anche al di fuori dei locali. Si guardi che succede negli stabilimenti balneari e sulle spiagge – dice Pasca – è evidente che il problema non sono i locali da ballo».