Michele Emiliano, governatore uscente della Puglia, parte svantaggiato nel sondaggio “Dire-Tecne” che per le regionali del 20 e 21 settembre vede il candidato di centrosinistra indietro rispetto a Raffaele Fitto, espressione del centrodestra. Percentuali comunque vicine per i due contendenti, con Fitto dato tra il 40 ed il 44% ed Emiliano che insegue con il 35-39%.
Cinque stelle molto indietro con Antonella Laricchia che nel sondaggio occupa la terza piazza con un gradimento tra il 13 ed il 17%. Ivan Scalfarotto, candidato di Italia Viva, Azione e +Europa, oscilla intorno al 5% (2,5-6,5%). Sotto il 3% gli altri. Il sondaggio, realizzato su un campione di 1.000 casi, è rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Puglia, articolato per sesso, età, provincia ed ha avuto come estensione territoriale l’intera regione.
Le interviste sono state effettuate il 5-6 agosto 2020 con metodo cati-cawi contattando in totale 6.690 soggetti (100%) di cui rispondenti 1.000 (14,9%), rifiuti/sostituzioni 5.690 (85,1%), con un margine di errore di +-3,1%. A dichiarare il voto il 48% con un 52% di astenuti/incerti. La Puglia, che vede quasi la metà della popolazione 15-64 anni occupata (46,2%), con un reddito medio annuo delle famiglie (2017) sotto i 30mila euro (27.553 euro) e con poco più di una famiglia su 5 povera (dati Istat), stante l’esito del sondaggio potrebbe passare al centrodestra dopo i cinque anni a guida Emiliano. Poco probabile che il M5S possa riuscire nel compito di dare alla Regione la prima presidente donna.